Controcorrente, Pietrangelo Buttafuoco e la polemica sull'invio di armi: “Melina sulla pelle delle persone”
Il distinguo tra armi difensive e offensive, con l’aiuto a difendersi ma non a contrattaccare, è realistico? Il quesito di Veronica Gentili sulla guerra in Ucraina è posto a Pietrangelo Buttafuoco, scrittore, nel corso della puntata del 30 aprile di Controcorrente: “In punto di realismo no, in punto di cinismo neppure. In punto di malafede forse sì. Ovviamente è una scelta ben precisa. Se è funzionale ad una strategia, se è funzionale allo spazio politico in cui si muove, allora tutto è lecito. In guerra e in amor tutto è permesso. Però significa entrare in guerra. Bisogna mettersi d’accordo su determinate scelte, non è tanto l’espressione meridionale che dice che prendi la brace viva con le mani degli altri, significa che tu fai di questo spazio politico, che si chiama Europa, il campo di battaglia. Quella è una decisione, ma che sia chiara, concreta e reale. Altrimenti - segnala Buttafuoco - è un fare melina sulla pelle delle persone sulla gente che muore”.
Il distinguo tra armi difensive e offensive è realistico?
— Controcorrente (@Controcorrentv) April 30, 2022
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