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Oligarchi russi morti, "sei decessi in tre mesi". Le indagini sui suicidi: erano dirigenti Gazprom
Sei. Sono sei gli oligarchi russi trovati morti, dalla fine di gennaio al 19 aprile, in circostanze misteriose. A volte con le famiglie. Cosa li accumunava? Erano tutti uomini legati al presidente russo Vladimir Putin. Fortune ha stilato la lista delle vittime, poi ripresa dalla Cnn americana. Ecco chi sono. Il 19 aprile, Sergey Protosenya, 55 anni, è stato rinvenuto senza vita nella villa di Lloret de Mar in Spagna. L’uomo si sarebbe impiccato dopo aver ammazzato a colpi di ascia e coltello moglie e figlia 18enne mentre dormivano. Si è salvato solo il figlio maggiore della coppia, Fedor, perché vive in Francia.
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Il 22enne non crede all’omicidio-suicidio e ha dichiarato che la sua famiglia è stata uccisa da una terza persona. Già, ma chi? Ventiquattrore prima era toccato a Vladislav Avayev, 51 anni, uccidersi nel suo appartamento al quattordicesimo piano di un lussuoso condominio di Mosca dopo aver sparato alla moglie incinta e alla figlia di 13 anni. Avayev era stato consigliere del Cremlino e vicepresidente della Gazprombank, uno dei principali canali per i pagamenti di petrolio e gas russo.
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Le indagini sono aperte così come sono in corso quelle per il miliardario Vasily Melnikov, la moglie e i due figli. I quattro cadaveri sono stati scoperti nel loro appartamento di Nizhny Novgorod. Secondo i media locali, avevano tutti ferite da taglio e si tratterebbe di un altro omicidio-suicidio. Risalendo nel tempo, il 28 febbraio, quattro giorni dopo l’invasione dell’Ucraina, Mikhail Watford, russo di origine ucraina, si è impiccato nel garage della magione nel Surrey, Regno Unito. Aveva 66 anni e doveva la sua fortuna al commercio di petrolio e gas dopo la caduta dell’Unione Sovietica. Anche Alexander Tyulyakov, 61 anni, ex dirigente della Gazprom, è stato trovato impiccato nel garage di casa vicino a San Pietroburgo. Era il 25 febbraio. La scia di morte arriva a gennaio con Leonid Shulman, 60 anni, anche lui alto dirigente di Gazprom. Il suo corpo è stato scoperto nel bagno di casa e vicino c’era un biglietto. Qualche mese prima era stata apertura un’indagine su una presunta frode a Gazprom. Se tre indizi fanno una prova, sei quante ne fanno?