la polemica in tv
“Censura italiana”. Bufera su Nadana Fridrikhson: “Non sono una spia. Putin non userà il nucleare, a meno che...”
«Non sono una spia, sono una giornalista». Si difende così dalle accuse Nadana Fridrikhson, cronista della tv russa Zvezda, in un’intervista al quotidiano La Stampa. Negli ultimi giorni è stata ospite di varie trasmissioni italiane, suscitando le ire di alcuni politici, che l’accusano di essere al servizio della propaganda del Cremlino. Alcuni parlamentari vorrebbero sollevare il caso in commissione di Vigilanza Rai e al Copasir, per capire a che titolo parli Fridrikhson quando interviene nei programmi del servizio pubblico.
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«È una stupidaggine che io sia una spia, io sono una giornalista. Ora i deputati controllano se sono una spia?», domanda la Fridrikhson, che rincara la dose «Quello italiano è spionaggio, farebbero lo stesso con un giornalista americano o ucraino? Non credo. Questo è un atteggiamento parziale nei confronti della Russia e nei miei confronti come giornalista russa. Cos’è? Non è un esempio di censura?». La Fridrikhson risponde anche a chi ritiene che le sue opinioni sono «criminali»: «Lo fanno solo perché sono una giornalista russa e sto esprimendo il mio punto di vista. Consiglio ai vostri deputati di lasciare i loro uffici accoglienti, andare nel Donbass e parlare con le persone lì. Poi si confrontino pure in commissione, ma almeno vedranno cosa sta realmente accadendo. E non si impegneranno più in queste sciocchezze».
Un altro degli appunti mossi alla giornalista è quello di negare l’invasione russa, ma anche qui lei non ci sta: «Ignorano la realtà e i fatti. La guerra è iniziata nel 2014, quando è iniziato il regime di Kiev. Sfortunatamente, Kiev non ha rispettato gli accordi di Minsk e l’Ue non ha influenzato Poroshenko e Zelensky. Il bombardamento di civili nel Donbass è continuato. La Russia ha riconosciuto l’indipendenza delle repubbliche di Donetsk e Lugansk. Questa è un’operazione militare speciale, perché la Russia sta aiutando due repubbliche. La Russia non userà armi nucleari - conclude la Fridrikhson -. O almeno non sarà la prima a farlo. Su questo Putin è stato chiaro, più volte».