Ucraina disintegrata in più Stati. Il consigliere di Vladimir Putin si scatena: “Neonazismo creato dagli Usa”
Nikolof Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa e uno dei pochi consiglieri del presidente Vladimir Putin, in una intervista alla Rossijskaja Gazeta, quotidiano ufficiale del governo russo, ha tracciato un quadro di quello che sarà il destino del’Ucraina, attaccando in particolare gli Usa per il loro comportamento: “Gli Stati Uniti stanno facendo di tutto perché gli altri centri del mondo multipolare non osino nemmeno alzare la testa, mentre il nostro Paese non solo ha osato, ma ha anche dichiarato pubblicamente che non avrebbe giocato secondo le regole imposte. Si è cercato di costringere la Russia a rinunciare alla sua sovranità, autocoscienza, cultura, politica estera e interna indipendente. Nel tentativo di sopprimere la Russia, gli americani, sfruttando le loro creature a Kiev, hanno deciso di creare un ‘antipode’ per il nostro Paese, scegliendo cinicamente l’Ucraina, cercando di dividere un popolo essenzialmente unico. Non trovando basi per attirare gli ucraini dalla sua parte, Washington, molto prima del golpe del 2014, inculcava negli ucraini l’esclusività della loro nazione e l’odio per tutto ciò che è russo. Tuttavia la storia insegna che l’odio non può mai diventare un fattore di unità nazionale. Se oggi qualcosa unisce i popoli in Ucraina, è la paura delle atrocità dei battaglioni nazionalisti. Pertanto il risultato della politica dell’Occidente e del regime di Kiev da esso controllato, non può che essere la disintegrazione dell’Ucraina in più Stati”.
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“L’operazione militare speciale - prosegue Patrushev - ha obiettivi specifici, dal raggiungimento dei quali dipende non solo il benessere, ma la vita stessa di milioni di persone, la salvezza della popolazione delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dal genocidio che i neonazisti ucraini stanno praticando già da otto anni. Un tempo il fascismo di Hitler sognava di distruggere l’intera popolazione russa, e oggi i suoi seguaci cercano blasfemamente di farlo con le mani degli slavi. La Russia non permetterà che accada. Parlando di denazificazione, il nostro obiettivo è distruggere la piazza d’armi del neonazismo creato dall’Occidente ai nostri confini. La necessità della smilitarizzazione è dovuta al fatto che l’Ucraina, satura di armi, rappresenta una minaccia anche dal punto di vista dello sviluppo e dell’uso di armi nucleari, chimiche e biologiche”.
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Infine il consigliere di Putin aggiunge: “La Russia ha scelto la via della piena tutela della propria sovranità, della ferma difesa degli interessi nazionali, dell’identità culturale e spirituale, dei valori tradizionali e della memoria storica. Gli europei hanno fatto una scelta diversa. Hanno adottato i cosiddetti valori liberali, anche se in realtà si tratta del neoliberismo che promuove la priorità del privato sul pubblico, l’individualismo che sopprime l’amore perla Patria. Con una tale dottrina l’Europa non ha futuro. Sarà costretta a imparare di nuovo le lezioni non apprese”.