Lo scherzetto del giudice a Elon Musk. Di cosa non potrà più parlare sul suo Twitter
Un giudice federale di New York ha negato la richiesta di Elon Musk di annullare un accordo di ottobre 2018 con le autorità di regolamentazione dei titoli azionari in cui il miliardario americano e l'azienda di auto elettriche Tesla avevano accettato di pagare 20 milioni di dollari in multe civili per i tweet in cui Musk aveva detto di avere i soldi per privatizzare Tesla. Il finanziamento era lungi dall’essere assicurato e la società di veicoli elettrici rimase pubblica, ma il prezzo delle azioni di Tesla schizzò alle stelle. Per questo Musk e Tesla furono multati. Nell’accordo con la Securities and Exchange Commission (Sec) si stabilì l’estromissione del miliardario come presidente del cda, così come la pre-approvazione dei suoi tweet. L’avvocato di Musk, Alex Spiro, ha sostenuto nelle mozioni presentate al tribunale che la Sec sta calpestando il diritto di Musk alla libertà di parola; specie ora che il miliardario padron di Tesla si appresta ad acquistare per 44 miliardi di dollari il social network.
Ma il giudice Lewis Liman ha negato la sua richiesta di annullare non solo l'accordo, ma anche i mandati di citazione di Musk per cercare informazioni su possibili violazioni del suo accordo con la Securities and Exchange Commission. La Sec sta indagando se il ceo di Tesla ha violato l’accordo con i tweet dello scorso novembre, chiedendo ai follower di Twitter se dovrebbe vendere il 10% delle sue azioni Tesla. Musk aveva chiesto alla corte di cancellare l’accordo, che richiedeva che i suoi tweet fossero approvati da un avvocato di Tesla.