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Vincenzo Camporini asfalta Alessandro Orsini: “Argomenti privi di logica, non ha le basi. Ricerca la fama”

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Tutti contro Alessandro Orsini. Anche il generale Vincenzo Camporini, ex capo di Stato Maggiore della Difesa e oggi responsabile Difesa di Azione, si è scagliato contro il professore della Luiss per le sue tesi sulla guerra tra Russia ed Ucraina: “Orsini argomenta in maniera totalmente priva di logica che non riesco a formulare un giudizio. Lo conoscevo da prima, è uno specialista di terrorismo, improvvisamente si è scoperto stratega, ma non ha le basi. Magari vuole diventare famoso. Non lo escludo. Sa, quando ti ritrovi sotto i riflettori, scappa ‘l’emozione', capita anche a me. Mi stavo godendo felicemente la pensione, ma adesso mi chiamate tutti, e io che sono particolarmente vanitoso…”.

 

 

Si passa poi a temi strettamente legati al conflitto: “L’Ucraina - dice il generale a wowmag - non ha necessità di sconfiggere il nemico, le basta resistere finché Putin avrà esaurito le sue risorse. E sono note le perdite subite dalla Russia, parliamo di oltre tredici mila morti, oltre sette mila dispersi, ossia ventimila unità, il 12% della forza impiegata nell'offensiva. Perdite insostenibili a lungo termine. Quindi sostengo che la partita non sia affatto definita, in nessuno dei due sensi. Per cui, chi immagina che l'Ucraina ha già perso, rimarcando l'inutile invio di armi, dice una grande fregnaccia”.

 

 

“È inaccettabile la minaccia russa a Svezia e Finlandia” dice Camporini, che poi spiega: “Mi chiedo perché chi sostiene le buone ragioni della Russia in Ucraina non ha protestato per quest'ingerenza di un Paese negli affari di un altro Paese. Come se fosse normale la minaccia. È assolutamente scandaloso. Questi signori dovrebbero farsi un esame di coscienza, anche in Italia. Una posizione contraddittoria, anche irrispettosa. Insomma, si sostiene che la popolazione russofona del Donbass ha diritto all'autoderminazione, e i finlandesi no? Detto ciò, Putin è partito per non rischiare un ulteriore allargamento della Nato ai confini con la Russia, e adesso - conclude il generale - si ritrova ad averne altri ancora”.

 

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