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Ombre cinesi sulla guerra, Pechino non molla Putin: "Rafforziamo il rapporto". Il patto per l'egemonia globale

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Pechino non molla Mosca, anzi rafforza il "partenariato strategico globale". Indipendentemente dall’evoluzione della situazione internazionale, "la Cina, come sempre, rafforzerà il coordinamento strategico con la parte russa, realizzerà una cooperazione vantaggiosa per tutti e salvaguarderà congiuntamente gli interessi comuni di entrambe le parti", ha affermato il vice ministro degli Esteri cinese Le Yucheng durante l’incontro con l’ambasciatore russo in Cina Andrey Denisov, secondo quanto riportano i media cinesi. Le ha invitato le due parti a promuovere congiuntamente la costruzione di un nuovo tipo di relazioni internazionali e la "costruzione di una comunità con un futuro condiviso per l’umanità". Denisov ha affermato che la Russia ha sempre considerato lo sviluppo delle relazioni con la Cina una priorità diplomatica.

 

La Russia è disposta ad "approfondire ulteriormente il coordinamento strategico globale e la cooperazione pratica a 360 gradi tra i due paesi secondo la direzione indicata dai due capi di stato, in modo da avvantaggiare i due popoli e salvaguardare la giustizia e l’equità internazionale", ha aggiunto.

Sotto la guida di Vladimir Putin e Xi Jinping il "partenariato strategico globale Cina-Russia di coordinamento per una nuova era ha continuato a svilupparsi ad alto livello e la cooperazione in vari campi è stata approfondita. Nel primo trimestre di quest’anno il volume degli scambi bilaterali tra Cina e Russia ha raggiunto i 38,2 miliardi di dollari, con un aumento di quasi il 30%", ha affermato il vice ministro degli Esteri cinese. 

 

In quest'ottica, sottolinea il Financial Times in un servizio sull’economia cinese, è vero che nel primo trimestre è cresciuta oltre le attese ma secondo gli analisti potrebbe rallentare a causa dei nuovi lockdown disposti da Pechino per contenere la diffusione del Covid. Economicamente, osserva il giornale finanziario britannico, la Cina è apparentemente in controtendenza perché la sua espansione è stata più forte di quanto si prevedesse proprio mentre la Banca Mondiale rivede al ribasso le stime sulla crescita globale riducendola di quasi un punto percentuale, al 3,2% dal 4,1%, a causa della guerra in Ucraina. Tuttavia, secondo il quotidiano, guardando i dati cinesi si possono cogliere diversi segnali di una prossima frenata della crescita. Ad esempio, si osserva una contrazione negli spostamenti dei pendolari e le vendite al dettaglio sono calate del 3,5% a marzo, e il perdurante lockdown di Shanghai, principale hub finanziario cinese, sta pesando sugli investimenti. 

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