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Golpe militare in Russia, grandi manovre dopo le purghe di Putin. Chi lavora nell'ombra

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L'arresto di Vladislav Surkov, già consigliere personale di Vladimir Putin per la politica estera in Abcasia, Ossezia del Sud e Ucraina, potrebbe essere collegato alla detenzione  di un alto funzionario dei servizi di sicurezza, il colonnello Sergei Beseda, ora detenuto nella famigerata prigione di Lefortovo a Mosca, carcere sotto il controllo dei servizi segreti di Mosca. Surkov è l'ideologo dell'autocrazia Russia e pagherebbe insieme a Beseda gli errori dell'intelligence in Ucraina, dopo anni di investimenti. Il media russo Buninskaya Alleya ha riferito che "sempre più fonti riferiscono che Vladislav Surkov sia agli arresti domiciliari. Le misure sarebbero state eseguite per appropriazione indebita nel Donbas dal 2014. Era Surkov il rappresentante del presidente russo in Ucraina", spiega il sito che parla delle accuse di corruzione che avrebbero colpito l'oligarca, ideologo della "democrazia sovrana". 

 

Il suo arresto arriva mentre girano notizie sempre più insistenti di "un colpo di stato militare" dopo che Putin ha "epurato 150 spie sulla disastrosa invasione russa dell'Ucraina", spiega Affaritaliani. Il presidente russo cerca una vittoria sul campo in tempo per il Giorno della Vittoria del 9 maggio, quando si terrà una parata annuale nella Piazza Rossa di Mosca. Celebrazioni in cui lo Zar vorrebbe dichiarare la vittoria in Ucraina che però non sembra affatto dietro l'angolo. Per questo si parla di un Putin in preda a una sorta di delirio paranoico: secondo Boris Karpichkov, un'ex spia del KGB oggi in esilio nel Regno Unito, il presidente sta ora "perdendo completamente la testa. Putin ha perso la guerra prima ancora di iniziarla - ed è successo molto tempo prima che questa idea maniacale gli volasse nella testa malata. Si è rivelato essere uno psicopatico davvero fortemente ossessionato dalle idee paranoiche e dalle teorie del complotto contro se stesso e dalle minacce inesistenti che la Russia dovrebbe affrontare dal resto del mondo".

 

Surkov è l'uomo che doveva creare una rete di intelligence sotto copertura in Ucraina e per anni ha fatto il buono e cattivo tempo in Russia, dove dettava anche la linea ai media. 

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