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L'Ucraina è con le spalle al muro e tenta il tutto per tutto: Volodymyr Zelensky alza il tiro sui negoziati

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Una distruzione dei difensori di Mariupol porterà alla fine dei negoziati con la Russia. Ad annunciarlo è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, citato dal Kyiv Independent. Zelensky ha spiegato che i russi vogliono una resa e che l’Ucraina non «si fida della Russia alla luce della battaglia di Ilovaisk nel 2014, quando miliziani filorussi uccisero soldati ucraini disarmati». «I difensori di Mariupol stanno combattendo con un rapporto di uno contro sei», ha aggiunto Zelensky, «hanno bisogno di armi pesanti il prima possibile». 

 

 

Zelensky ha sottolineato che, in termini di morti e distruzione, «Mariupol potrebbe essere come dieci Borodyanka e voglio dire che l’eliminazione dei nostri militari, dei nostri ragazzi, porrà fine a tutti i negoziati». «C’è un punto di non ritorno, perché non scambiamo i nostri territori e la nostra gente. E più posti ci saranno come Borodyanka, più difficile sarà» il monito del numero uno di Kiev. La pace è sempre più lontana.

 

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