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Otto e mezzo, "Moskva affondato da missili americani o inglesi". La rivelazione della giornalista russa Angela Rodicio

Giada Oricchio
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L’incrociatore russo “Moskva” è stato colpito e affondato nel Mar Nero. Ma da chi? Secondo la Federazione russa non è stato un missile ucraino, ma un’esplosione a bordo per cause accidentali durante una tempesta con conseguente evacuazione di 500 persone dell’equipaggio. Di diverso avviso Angela Rodicio.

In collegamento con Lilli Gruber, conduttrice del programma di approfondimento Otto e mezzo, giovedì 14 aprile, su LA7, la giornalista spagnola di TVE ha palesato l’idea che dietro il colpaccio ci sia lo zampino degli americani o degli inglesi: “Questa nave aveva base nella storica Sebastopoli. I soldati ucraini facevano il gioco di affondare le navi, facevano il gioco della battaglia navale sui telefonini, il Moskva era il bersaglio da 4. Avevano tutti il morale alto”.

Poi il retroscena: “Tutti dicevano ‘questi missili che hanno affondato il Moskva mica erano ucraini... Come per dire: ci hanno aiutato gli altri, quindi o americani o inglesi. Dicevano che c’era un drone che ha aiutato un missile, poi una batteria da Odessa... speculazioni, ma era ovvio che si sottintendeva che l’operazione era stata fatta con gli aiuti chiesti da Zelensky”.

E in effetti Boris Johnson aveva mandato un messaggio molto chiaro durante la sua visita non annunciata in Ucraina della scorsa settimana. Aveva fatto sentire volutamente a tutti i presenti che la Gran Bretagna stava fornendo potentissimi missili anti nave agli aggrediti.

 

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