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"Accordi sotto copertura", cosa c'è dietro l'arresto di Medvedchuk. Il messaggio di Zelensky a Putin in chiave negoziati

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La Russia ha respinto l'offerta ucraina di uno scambio di prigionieri per Viktor Medvedchuk, l'oligarca filo-russo e leader del principale partito di opposizione, già messo ai domiciliari all'inizio della guerra e arrestato mentre tentava la fuga in Transnistria. Ma il miliardario, amico del presidente Vladimir Putin, può diventare una pedina importante nei negoziati tra Russia e Ucraina. "Le relazioni amichevoli" tra lo Zar e Medvedchuk trasformano quest'ultimo "in un prezioso trofeo per Kiev, e al Cremlino accendono rabbia e un pericoloso desiderio di vendetta", ha spiegato all'Associated Press Volodymyr Fesenko, analista del Penta Center. Il destino di Medvedchuk, continua l'analista, "diventerà senza dubbio oggetto di contrattazione e uno dei punti cardine per accordi 'sotto copertura' tra Kiev e Mosca".  

 

Medvedchuk è il capo del consiglio politico del partito di opposizione pro-russo "For Life", il più grande gruppo di opposizione nel parlamento ucraino. L'attività del suo partito è stata sospesa per tutta la durata della guerra su iniziativa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La guerra ha automaticamente trasformato Medvedchuk in un complice" della Russia, "dal momento che ha personalmente consigliato Putin sugli affari ucraini e ha influenzato direttamente o indirettamente molte delle decisioni del Cremlino", ha detto ancora Fesenko secondo cui "Zelensky non ha più bisogno di stare attento e, arrestando Medvedchuk, vuole dimostrare che non ha paura del Cremlino ed è pronto a contrattare, avendo diverse carte sul tavolo delle trattative".

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