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"Bombe su Kiev", l'ultimatum russo a Zelensky: basta sabotaggi o colpiremo i centri decisionali
L’esercito russo prosegue i combattimenti nel Sud e nell’Est dell’Ucraina, ma è pronto a bombardare anche Kiev se continueranno gli attacchi al territorio russo, ha avvertito il ministero della Difesa di Mosca. Il dicastero ha aggiunto che il porto di Mariupol è ormai sotto controllo russo e che 1.026 soldati ucraini della trentaseiesima brigata di fanteria marina, tra cui 162 ufficiali, si sono arresi nell’area dello stabilimento metallurgico di Ilyich, circostanza che Kiev ha smentito. Secondo le autorità ucraine, alcune unità della brigata sono invece riuscite a spezzare l’accerchiamento e a unirsi agli uomini del reggimento Azov, asserragliati nel complesso siderurgico Azovstal.
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La cattura dell’acciaieria è resa difficile dalla fitta rete di cunicoli sotterranei che era stata costruita in epoca sovietica in caso di attacco nucleare. Ottenere il controllo totale di Mariupol, ridotta a un cumulo di macerie da sei settimane di bombardamenti, è un obiettivo che potrebbe quindi richiedere ancora tempo alle forze di Mosca.
In questo scenario che allontana ancora di più una possibile soluzione diplomatica alla guerra che infiamma da un mese e mezzo arriva la minaccia di Mosca. La Russia colpirà i "centri decisionali ucraini" se i tentativi di "sabotaggio" continueranno sul suolo russo, ha affermato il portavoce del ministero della Difesa, il maggiore generale Igor Konashenkov. Lo riporta la Tass. "Vediamo tentativi di sabotaggio e attacchi da parte delle truppe ucraine sul territorio della Federazione Russa - ha spiegato - se continueranno colpiremo i centri decisionali, anche a Kiev, da cui il russo l’esercito si è finora astenuto" è la minaccia. La capitale ucraina era uscita dal mirino dei russi che hanno concentrato i loro sforzi sul Donbass ma potrebbe rientrare drammaticamente nelle mirre di Mosca.