l’ex diplomatico
Gli Usa non hanno rispettato gli impegni passati: situazione molto più pericolosa della Guerra Fredda
“La situazione attuale è molto più pericolosa rispetto a quella che era durante la guerra fredda”. Lo storico ed ex diplomatico russo-ucraino Vladimir Fedorovski il cui ultimo libro ‘Poutine, l’Ukraine, les faces cachées’ è appena uscito in Francia e dentro al testo analizza la situazione del conflitto tra Russia ed Ucraina: “A quei tempi c’erano dei limiti, degli accordi che ci potevano evitare di scivolare verso una guerra mondiale. Sapevamo distinguere la propaganda dalla politica reale. Tutto questo è stato annientato negli anni passati e ora viviamo in un mondo molto più pericoloso. La guerra in Ucraina mi sconvolge particolarmente. Per me che sono figlio di un padre ucraino, eroe della seconda guerra mondiale e di una madre russa si tratta di una vera tragedia. E nonostante sia sempre stato critico, come si evince già dal mio libro del 2001 da ‘Rasputin a Putin, gli uomini dell’ombra’ e avessi avvertito della situazione che si andava a creare sono rimasto sorpreso, come tutti dall’invasione russa dell’Ucraina. Sono stato uno di quelli che ha partecipato a far seppellire la guerra fredda e in pochi giorni ho visto tutto andare in malora”.
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La fine della guerra fredda, rileva Fedorovski, “è stato un regalo di Dio nelle mani degli occidentali. Purtroppo l’Occidente non è stato in grado di raccoglierlo. Come diceva l’Ambasciatore statunitense George Frost Kennan, che è stato uno dei maggiori sostenitori della dottrina del contenimento, non aver associato la Russia all’Europa è stato il più grande errore fatto dall’Occidente dai tempi di Gesù Cristo. Con la fine della guerra fredda si poteva creare un nuovo mondo. Ho assistito personalmente alle riunioni tra l’ex ministro degli esteri russo Eduard Shevarnadze e l’ex segretario di Stato statunitense, James Baker nel corso dei negoziati che hanno posto la fine alla guerra fredda”.
“Gli Stati Uniti - sottolinea e tira il sasso Fédorovski - si erano impegnati a rispettare gli interessi geostrategici della Russia e si erano impegnati a fare in modo che la Nato non si estendesse verso l’est. Ma questi impegni, che erano stati fatti oralmente, non sono stati rispettati”, spiega l’ex diplomatico. E per i militari russi, osserva Fédorovski, “l’ampliamento della Nato ai paesi dell’est e con il rischio di essere a portata di missili è qualcosa di inaccettabile. È come se il Canada o il Messico fossero entrati nel Patto di Varsavia”. Spingere l’Ucraina verso la Nato “è stato un grande errore”.