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L'attivista russa smaschera i diplomatici: "Si dimostra la loro incapacità"

Federica Pascale
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“Zelensky ha mostrato l’inefficacia dei meccanismi internazionali.” Lo afferma Maria Kuznetsova, attivista in una ong russa che si occupa di informazione, durante la puntata di martedì 5 aprile di Otto e Mezzo, il talk show politico in onda su La7. La conduttrice Lilli Gruber ci racconta che Kuznetsova è stata costretta a lasciare Mosca dopo che il governo russo ha attaccato l’ong per cui lavora, definendo i dipendenti come agenti stranieri.

 

 

“Lavoro per questa ONG russa – afferma l’attivista - e chiaramente non spetta a noi dire se Putin sia un criminale di guerra. Noi non abbiamo delle evidenze riguardo a quello che è accaduto in Ucraina, però da quello che abbiamo visto risulterebbe essere un criminale di guerra” afferma, riferendosi alle immagini che arrivano ogni giorno dall’Ucraina, stremata da settimane di occupazione russa, e in particolare dall’ormai distrutta cittadina di Bucha. Kuznetsova si esprime anche sul discorso all’ONU del premier ucraino Zelensky, che oggi ha chiesto un intervento più deciso da parte delle Nazioni Unite che, altrimenti, fallirebbero nel perseguire i loro obiettivi fondamentali protesi alla pace.

 

 

“Ha mostrato l’inefficacia dei meccanismi diplomatici internazionali – afferma Kuznetsova - abbiamo visto come la Russia sia sfuggita facilmente a tutti i meccanismi, anche a livello europeo. È stata mandata via dal Consiglio d'Europa, poi abbiamo visto è stato chiesto il coinvolgimento del tribunale penale internazionale, però vediamo che nonostante tutto questo anche la società civile è attaccata in Russia. Non c'è più una società civile, e le persone sono state arrestate se si opponevano oppure sono emigrate.”

 

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