Spari e raid sui manifestanti ucraini: fiato sospeso per la centrale nucleare di Zaporizhia
Basta manifestazioni a Energodar. Un gruppo di cittadini ucraini si è riunito per protestare contro l’invasione della Russia in Ucraina e l’esercito di Vladimir Putin ha deciso di reprimere il dissenso con la violenza. Per disperdere i manifestanti sono stati sparati diversi colpi di artiglieria, che sono riusciti a far scattare il fuggi fuggi di tutti coloro che vogliono rimanere legati all’Ucraina e non sottomettersi a Mosca. Il problema è che Energodar è a pochi metri dalla centrale nucleare di Zaporizhia: è sempre presente la paura di un incidente atomico. Alcuni di coloro che hanno protestato sono stati anche arrestati, tra colonne di fumo e boati.