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“Potenziale catastrofe”. Camion militari pieni di munizioni a pochi metri dalla centrale nucleare di Chernobyl

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Il sito ufficiale del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina ha pubblicato le immagini satellitari scattate qualche giorno fa, che mostrano chiaramente il movimento di un grande convoglio di camion militari russi con munizioni a poche centinaia di metri dalla centrale nucleare di Chernobyl e dal luogo di scarico di queste munizioni a poca distanza dalla centrale, immagazzinate all’aria aperta. 

 

 

Una situazione che questa mattina è stata definita potenzialmente catastrofica dalla vice premier Iryna Vereshchuk che ha invitato l’Onu a intervenire per evitare un nuovo disastro della portata di quello del 26 aprile 1986. «La Federazione Russa e le sue numerose agenzie nelle organizzazioni internazionali negano i fatti del trasporto e dell’accumulo di grandi quantità di munizioni da parte delle truppe russe nelle immediate vicinanze del rifugio di Chernobyl. Fatto sta che le attività delle forze di occupazione russe in qualsiasi momento potrebbero portare alla detonazione di munizioni, danni al sarcofago della struttura e contaminazione da radiazioni del territorio in cui vivono centinaia di milioni di europei», ha affermato lo Stato maggiore delle forze armate.

 

 

Nella nota si stigmatizza poi «la consueta disinformazione messa in atto dalla Federazione Russa e dai suo alleati. L’uso della zona di Chernobyl per il trasporto e l’accumulo di munizioni, nonché il dispiegamento di posti di comando delle truppe russe viene effettuato deliberatamente, poiché le forze armate dell’Ucraina non possono condurre ostilità nella zona di esclusione». Ma anche senza ostilità in corso, «il rischio di detonazione delle munizioni russe è alto a causa della negligenza degli occupanti riguardo alle più elementari misure di sicurezza, nonché per l’uso di munizioni vecchie e scadenti, in alcuni casi risalenti alla seconda guerra mondiale». 

 

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