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“Informazioni sporche su Joe e Hunter Biden”. Donald Trump chiede una mano a Vladimir Putin: fuori i documenti

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«Credo Vladimir Putin debba pubblicare le informazioni sporche su Joe e Hunter Biden». Nel mezzo della guerra in Ucraina, Donald Trump torna a chiedere aiuto al presidente russo, che Joe Biden considera un «criminale di guerra» ed «un macellaio», per attaccare il presidente americano. «Con Putin che non è esattamente un fan del nostro Paese in questo momento, fatemi spiegare perché la moglie del sindaco di Mosca ha dato ai Biden, entrambi, 3,5 milioni di dollari? Sono un sacco di soldi», ha detto l’ex presidente intervenendo ad uno show di Real Americàs Voice. «Penserei che Putin abbia la risposta a questa domanda - ha aggiunto - e credo che dovrebbe pubblicarla». 

 

 

Non è la prima volta che Trump chiede apertamente aiuto a Mosca contro i suoi avversari politici. Durante la campagna elettorale del 2016, chiese - con il famoso «Russia, se ci stai ascoltando» - ai russi di trovare le famose mail di Hillary Clinton, che poi in effetti apparvero su Wikileaks, pubblicazione che è stata al centro dell’inchiesta del Russiagate sulle collusioni tra la campagna di Trump e Mosca. Ma nell’attuale situazione, con gli Stati Uniti e tutto il mondo occidentale che accusano Putin per la brutale aggressione dell’Ucraina, stanno applicando durissime sanzioni e rafforzando il fronte orientale della Nato nel timore di un’escalation del conflitto, le parole di Trump risultano ancora più clamorose, e sono destinate a mettere in difficoltà il partito repubblicano, su cui l’ex presidente ha ancora una grande influenza. Nell’intervista Trump ha fatto riferimento ad una vicenda che ha più volte tirato in ballo, riguardante dei soldi che Hunter Biden avrebbe ricevuto dalla moglie del defunto Yuri Luzhkov, che è stato sindaco di Mosca negli anni novanta. Alcuni senatori repubblicani nel 2020 denunciarono la vicenda, senza però riuscire fornire prove di illeciti. 

 

 

In effetti, Politico allora rivelò che negli anni novanta era stato proprio Trump ad fare affari con Luzhkov. È interessante notare che l’appello di Trump a Putin a rivelare «the dirt» su Hunter Biden arriva poco dopo che Mosca che ha accusato il figlio del presidente americano di avere avuto un ruolo nella vicenda dei fantomatici laboratori di armi biologiche che gli Stati Uniti avrebbero sovvenzionato in Ucraina. E dopo che sin dall’inizio dell’invasione, Trump ha più volte espresso ammirazione per «l’intelligenza» di Putin definendolo «un genio» per il modo in cui aveva schierato le truppe sul confine per «avere un vantaggio negoziale», pur riconoscendo comunque che «ha commesso un errore» attaccando. Non bisogna dimenticare poi che il primo impeachment di Trump nel 2019 è stato provocato dal cosidetto Kievgate, cioè le pressioni indebite che il presidente fece su Volodymyr Zelensky, compresa la minaccia di bloccare gli aiuti militari necessari a difendersi dalla Russia, se non avesse avviato un’indagine in Ucraina sui Biden. Anche lì a fornire le informazioni a Trump, ed al suo avvocato personale inviato in Ucraina ad indagare Rudy Giuliani, erano stati in particolare oligarchi e figure legate agli ambienti filorussi di Kiev.

 

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