Guerra Russia Ucraina, "Biden vuole fare cadere il regime di Putin". Così la guerra non finisce
L’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate russe è davvero vicina alla fine? Lo storico britannico Niall Ferguson ha rilasciato un’intervista al "Corriere della Sera" spiegando che ci sono ragioni per dire che sia prossima al cessate il fuoco ma anche per affermare il contrario: “Le ragioni per il primo scenario sono che i russi hanno chiaramente un problema: la misera performance delle loro forze e le perdite subite cui si aggiungono problemi logistici e che Zelesnky continua a manifestare la volontà di un accordo che si basi sulla neutralità dell’Ucraina con garanzie di sicurezza. Il problema sono gli Stati Uniti perché l’amministrazione Biden si è imbarcata in una strategia che punta a prolungare la guerra nella convinzione che questo porterà a un cambio di regime in Russia. La cosiddetta gaffe di Biden non era affatto una gaffe: è la strategia cinica ma ottimista di prolungare la guerra e aspettare che le sanzioni facciano cadere Putin. Trovo però questa strategia estremamente rischiosa e pensata male che potrebbe prolungare la guerra per mesi o anni”.
L’esperto ha sottolineato che gli USA non sembrano particolarmente coinvolti nell’attività diplomatica affidata a Paesi come Francia e Turchia. Il pericolo di una simile tattica è enorme: “L’Ucraina può essere distrutta al punto da diventare una Nazione non più sostenibile con oltre 10 milioni di profughi - ha dichiarato Ferguson - Inoltre se minacci Putin con un cambio di regime, le probabilità che ricorra a misure disperate includono l’uso di armi nucleari. Lui non è Saddam o Gheddafi: ha un arsenale nucleare tra i più grandi al mondo”.
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Dunque, un atteggiamento “irresponsabile” da parte dell’amministrazione democratica americana. L’unica soluzione è portate il presidente della federazione russa al tavolo delle trattative anche perché, fa notare lo storico, “un cambio di regime sarebbe un vantaggio per la Cina. Tutta la strategia americana è basata su un profondo errore di calcolo che mi rende molto nervoso per le prossime settimane”. Niall Ferguson conclude l’intervento con una considerazione amara: “Dobbiamo essere realisti a meno che gli USA non si impegnino per la pace, non si realizzerà”.