storia a lieto fine
Liberati gli eroi ucraini di Snake Island che risposero con un "vaffa" all'attacco delle navi russe
Erano diventati simbolo di resistenza nei primissimi giorni della guerra in Ucraina. Avevano respinto i nemici invasori urlando: «Nave russa vai a farti f**** ». Scena diventata virale in tutto il mondo. Sono i 19 soldati che difendevano l'isola Snake, a poche miglia di distanza dalla Romania, un avamposto strategico per la difesa della città di Odessa.
Dopo l'attacco gli "eroi" di Snake Island erano stati catturati dai russi: ora, un mese dopo un mese sono stati liberati in uno scambio di prigionieri.
Durante il primo giorno di invasione russa, il 24 febbraio una nave russa ha attaccato l'isola del "Serpente", ordinando ai soldati di «deporre immediatamente le armi per evitare spargimenti di sangue e morti ingiustificate» aggiungendo «altrimenti verrete bombardati». La risposta ferma, immortalata dal video poi circolato su Twitter, li aveva resi famosi in tutto il mondo. E adesso c'è finalmente il lieto fine per i 19 soldati ucraini.
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Poco dopo l'attacco russo i contatti con l'isola si erano interrotti e si è pensato che gli uomini fossero morti in battaglia. Zelensky promise persino di decorare postume «le eroiche guardie di frontiera decedute». Giorni dopo invece la Marina ucraina ha confermato che i soldati dell'isola erano caduti prigionieri dopo aver respinto due attacchi delle forze russe ed essersi arresi «per mancanza di munizioni».