addio respinto
Elvira Nabiullina si dimette dalla Banca centrale russa, ma Vladimir Putin la ferma: sarebbe un tradimento
Vladimir Putin perde i pezzi dopo l’invasione in Ucraina. È notizia di oggi che Anatoly Chubais si è dimesso da inviato del presidente della Russia per il clima e ora Bloomberg fa sapere che anche la governatrice della banca centrale russa, Elvira Nabiullina, ha cercato di dimettersi dopo che il Cremlino ha ordinato l'invasione dell’Ucraina. Le intenzioni della Nabiullina sono state però fermate da Mosca: dimissioni respinte, devi rimanere al tuo posto.
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La governatrice è stata scelta per un nuovo mandato di cinque anni la scorsa settimana. L’esperta è stata lasciata a gestire da sola le conseguenze di una guerra che ha rapidamente annullato molto di ciò che ha realizzato nei nove anni da quando è entrata in carica. Le fonti sul caso hanno detto che l’addio sarebbe visto come un tradimento da parte del presidente, con il quale ha lavorato a stretto contatto per quasi due decenni. La Nabiullina, considerata da alcune riviste specializzate come una dei migliori politici monetari del mondo, deve ora affrontare un'economia di guerra, con la Russia isolata dalle sanzioni internazionali e affamata di ricevere investimenti a causa della partenza delle aziende straniere.
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Con il rublo in picchiata dopo che gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno imposto sanzioni a tappeto, è stata colpita anche la stessa banca centrale, sulla scia dell'invasione del 24 febbraio, in Russia è più che raddoppiato il tasso di interesse e sono stati imposti controlli sui capitali per frenare la fuga di denaro all’estero. Alcuni funzionari della banca centrale hanno parlato di “stato di disperazione” dall’inizio della guerra e si sentono intrappolati in un'istituzione che temono avrà poco bisogno delle loro competenze ed esperienze orientate al mercato mentre la Russia è tagliata fuori dal mondo. Ora per la Nabiullina, rispettata banchiere centrale, c’è la necessità di affrontare una nuova sfida dopo le sanzioni.