brutta aria

Charlene di Monaco e Alberto a un passo dal divorzio: l'ultimatum per evitare la crisi, quanto reggono

Giada Oricchio

Charlène e Alberto di Monaco: divorzio sì, divorzio no. E dunque, dove ci eravamo lasciati? La principessa è tornata nel Principato sabato 12 marzo dopo aver trascorso dieci mesi in Sudafrica, a causa di una brutta infezione a naso, gola e orecchie che l’aveva costretta a una serie di interventi chirurgici, e altri 4 in una clinica svizzera specializzata nel recupero delle dipendenze (fisiche e affettive) da 43.000 euro a settimana.

Il Palazzo dei principi ne ha dato notizia con un freddo comunicato in cui si sottolineava che Charlène avrebbe continuato la convalescenza alla Rocca insieme al marito e ai figli Jacques e Gabriella, 7 anni, e che avrebbe ripreso gli impegni ufficiali appena possibile. Leggendo tra le righe si era capito che Sua Altezza Serenissima non dormiva nella residenza dei Grimaldi (mai si cita la magione come abitazione), che non si sarebbe vista ancora per un bel po’ e che in realtà nulla era stato spiegato sulle misteriose condizioni di salute. Adesso vocifera di nuovo di una crisi insanabile con una via d’uscita che Alberto non vuol sentir nominare: il divorzio. Prova ne è che lo nega sempre con forza.

  

Questa settimana, l’Express ha raccontato di una Charlène esasperata, desiderosa di “fuggire da un marito odioso che la terrebbe prigione ria in una gabbia dorata”. Il settimanale francese “Voici” ha aggiunto altri dettagli: Wittstock vorrebbe separarsi ma sarebbe disposta a un matrimonio di facciata se il regale consorte le consentirà di non vivere a Palazzo Grimaldi, luogo per lei “pieno di ricordi brutti e negativi” bensì nell’azienda agricola sulle alture di Roc Agel, 125 acri voluti da Ranieri e molto amati piccolo da tutta la famiglia reale (pare che proprio qui Charlène si stia ristabilendo).

Secondo “Voici”, Charlene ha buone possibilità di essere accontentata perché per Alberto di Monaco è “impossibile e impensabile pensare al divorzio. Lui è pronto a tutto pur di non arrivare a questo e lei lo sa benissimo”. Tuttavia resta il nodo dei gemelli: per motivi di etichetta e dinastici devono crescere a Palais Princier.