Oppositore di Putin, Alexey Navalny condannato a 9 anni di carcere
«Putin ha paura della verità»: queste le parole del dissidente russo Alexey Navalny, dopo la condanna a 9 anni di prigione inflittagli dal tribunale di Lefortovo a Mosca, per appropriazione indebita e per oltraggio alla corte. Navalny è già in prigione da più di un anno. Alla pena detentiva la giudice Margarita Kotova ha aggiunto un anno e mezzo di libertà vigilata e una multa di 1,2 milioni di rubli (circa 10.000 euro). I due avvocati di Navalny, Vadim Kobzev e Olga Mikhailova, sono stati fermati dalla polizia mentre parlavamo con i giornalisti fuori dalla corte. Poi i due legali sono stati rilasciati.
«Nove anni. Ebbene, come dicevano i personaggi della mia serie tv preferita "The Wire": "Fai solo due giorni. Questi sono il giorno in cui entri e il giorno in cui esci". Avevo anche una maglietta con questo slogan ma le autorità carcerarie l’hanno confiscata» scrive lo stesso Navalny su Twitter, aggiungendo: «Sono molto grato a tutti per il loro supporto. E ragazzi, voglio dire: il miglior supporto per me e per gli altri prigionieri politici non è la simpatia e le parole gentili ma le azioni. Qualsiasi attività contro il regime ingannevole e ladro di Putin. Qualsiasi opposizione a questi criminali di guerra».
«Inorridita dalla notizia che Navalny è stato dichiarato colpevole in un nuovo processo farsa. Questa è una presa in giro della giustizia. Chiediamo il suo rilascio immediato. Siamo al suo fianco e al fianco di tutti i russi che si oppongono alla corruzione, al dispotismo e alla guerra» scrive su Twitter la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Secondo un portavoce del premier britannico Boris Johnson, invece, la condanna inflitta al dissidente russo è il frutto di «altre accuse fabbricate che Putin usa contro chi cerca di chiamarlo a rispondere dei suoi atti».