L'Aria che Tira, Massimo Giletti tra i bombardamenti: “Nervosismo e tensione. La colpa non è solo di Putin”
Massimo Giletti è in Ucraina e dopo aver condotto la puntata della domenica sera di Non è l’Arena è ospite in collegamento dell’edizione del 21 marzo de L’Aria che Tira, talk show mattutino di La7 che vede alla conduzione Myrta Merlino. Giletti si aggira tra le strade di Odessa e racconta le difficoltà della città marittima sotto assedio delle navi dell’esercito russo: “La situazione è un po’ complicata, sono tutti nervosi, ma dove eravamo è arrivato un colpo bello grosso, ad un chilometro di distanza. Sono molto nervosi e ci bloccano in continuazione, sto cercando di uscire dalla città ma c'è stato un attacco, è difficile uscire. Sono ancora ad Odessa. C'è molta tensione per l'attacco di stanotte. Hanno paura di sabotatori e infiltrati, quando vedono uno straniero è complicato tutto qui. Abbiamo visto furgoni completamente crivellati di colpi, stare sui furgoni in strada come siamo noi è sempre un rischio”.
"In piazza i neonazisti sparavano". Cosa succedeva in Ucraina: Telese impallidisce
Il collegamento tra la Merlino e Giletti è difficoltoso e dura soltanto una manciata di minuti: “Ho voluto fortemente fare una trasmissione da qui, dalla guerra, per far capire che questa battaglia non riguarda solo l'Ucraina e la Russia, ma il mondo della democrazia. È un tema contro un altro. Abbiam fatto finta di niente per troppi anni, non credo che le colpe siano solo di Vladimir Putin. Credo - conclude Giletti - che la diplomazia mondiale non abbia capito che cosa stava succedendo, in tutti questi anni è stata fatta fare una guerra in Donbass”.