l’accusa più dura
Vladimir Putin fa fuori i “traditori” interni: i servizi segreti arrestano il generale russo Roman Gavrilov
Il generale russo Roman Gavrilov, vice capo della Guardia nazionale russa (Rosgvardia) - un’unità dell’esercito che avrebbe subito pesanti perdite in Ucraina - è stato arrestato dall’Fsb, i servizi di sicurezza della Federazione russa. A riportarlo è il giornalista di Bellingcat, Christo Grozev, che cita «tre fonti indipendenti». Pochi giorni fa, il capo di Rosgvardia Viktor Zolotov aveva ammesso durante una funzione religiosa, in presenza del patriarca di Mosca Kirill, che l’operazione militare in Ucraina «non sta andando alla velocità prevista».
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Una delle fonti ha spiegato che ad arrestare Gavrilov - aveva anche lavorato in precedenza nell'UST, il servizio di sicurezza personale di Putin - è stato il dipartimento di controspionaggio dell’Fsb a causa della «fuga di informazioni militari che hanno portato alla perdita di vite umane». Per le altre due, l’arresto è avvenuto a causa dello «spreco di carburante». La scorsa settimana era stata diffusa la notizia dell’arresto del generale Sergei Beseda a capo del direttorato dell’Fsb per l’intelligence estera e del suo vice, Anatoly Bolukh, a opera dell’Fso. Fonti russe citate dal portale Ura.ru, sostengono che motore della caduta di Gavrilov sarebbe stato lo stesso Zolotov.