corsa agli armamenti
La Nato ricopre d’armi l’Ucraina: sostegno continuo. Schizzano le spese per la Difesa, il boomerang di Putin
«I ministri della Difesa della Nato hanno concordato che dobbiamo continuare a dare un sostegno significativo all’Ucraina, incluso con forniture militari, aiuto finanziario e aiuti umanitari». A dirlo senza tanti giri di parole è il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa al termine della riunione dei ministri della Difesa. Stoltenberg ha spiegato che nella riunione il ministro ucraino «ha descritto la distruzione causata da Putin, la resistenza degli ucraini e l’importanza di continuare a sostenerli». «Tutti noi rendiamo omaggio al coraggio degli ucraini e delle forze armate ucraine», ha poi continuato il segretario generale. «Putin deve porre fine immediatamente alla guerra, ritirare le sue forze ora e impegnarsi nella diplomazia in buona fede», ha sottolineato Stoltenberg.
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«L’Ucraina è una nazione sovrana e indipendente. Rispettiamo le decisioni prese dal governo democraticamente eletto. Spetta a loro decidere se e quando aderire alla Nato e spetta agli alleati decidere su questo tema, non alla Russia. Gli alleati sono uniti sia nel fornire supporto all’Ucraina ma anche nel dire che la Nato non dovrebbe dispiegare forze sul terreno o nell’aria perché abbiamo la responsabilità che il conflitto non si estenda oltre l’Ucraina Più attività richiedono più investimenti. Gli alleati dovrebbero investire almeno il 2% del Pil nella difesa. E accolgo con favore la decisione della Germania e Danimarca che hanno già fatto importanti annunci per più investimenti. Il nostro compito - dichiara ancora Stoltenberg - è sostenere l’Ucraina, come stiamo facendo, ma soprattutto evitare che ci sia un’escalation della guerra. Noi dobbiamo guardare ai Paesi della Nato e non sottovalutare le capacità militari della Russia».