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Falsità contro la Cina, così Pechino si ribella alle fake news

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Pechino si oppone risolutamente a qualsiasi parola e azione che diffonda informazioni false o distorca e screditi la posizione della Cina. A sottolinearlo, nel corso dei colloqui avuti a Roma con il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan, è stato Yang Jiechi, membro dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, citato dalla Xinhua, dopo che era emersa la notizia di una richiesta da parte russa di assistenza militare alla Cina. Intanto il ministro degli Esteri cinese precisa che Pechino non vuole subire sanzioni economiche: «La Cina non è parte della crisi e tantomeno vuole essere colpita dalle sanzioni» alla Russia per l’invasione dell’Ucraina. Sono queste le parole di Wang Yi, in dichiarazioni riportate dall’agenzia ufficiale Xinhua che dà notizia di un colloquio telefonico tra Wang e il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares. Wang ha insistito sulla posizione di Pechino contraria alle sanzioni «per risolvere i problemi» e alle «sanzioni unilaterali prive di basi nel diritto internazionale», ribandendo il «diritto a salvaguardare i suoi diritti e interessi legittimi».

 

 

 

 

Yang, anche direttore dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri del Comitato Centrale del Pcc, ha sottolineato che la Cina sostiene sempre il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i Paesi e il rispetto degli obiettivi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite ed è impegnata a promuovere i colloqui di pace. Yang, si legge ancora, ha invitato la comunità internazionale a sostenere i colloqui di pace Russia-Ucraina in modo che si possano ottenere risultati sostanziali il prima possibile e per contribuire a ricomporre la situazione il prima possibile.

 

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