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Scomparsa dopo il blitz in tv, che fine ha fatto la dissidente anti-Putin

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Dopo il blitz nella tv russa è scomparsa. Che fine ha fatto Marina Ovsyannikova? La dissiente anti-Putin ha fatto perdere le sue tracce e per lei si teme il peggio. «Dopo 10 ore gli avvocati non sono ancora riusciti a trovare Marina Ovsyannikova». Lo scrive il sito dissidente bielorusso Belsat, riportando fonti russe. La donna era stata arrestata dopo essere apparsa durante il tg della tv russa Canale 1 mostrando un cartello in cui chiedeva la fine della guerra in Ucraina. Prima del suo gesto la donna aveva registrato un messaggio in cui definiva quello che sta accadendo in Ucraina «un crimine, la cui responsabilità ricade solo su un uomo, Vladimir Putin».

 

 

 

 

La Ovsyannikova - che ha ricordato di avere un padre ucraino e una madre russa - ha ammesso di «vergognarsi» per aver lavorato per la tv russa negli ultimi anni «portando avanti la propaganda del Cremlino, permettendo alla gente di mentire dagli schermi televisivi e trasformando in zombie il popolo russo». Dopo avere ricordato come i russi hanno taciuto nel 2014, in occasione dell’annessione forzata della Crimea, e davanti all’avvelenamento di Navalny, la giornalista riconosce che «l’itero mondo ci ha voltato le spalle e non basteranno dieci generazioni di nostri discendenti per lavare le nostre mani da questa guerra fratricida».

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