La Nato mostra i muscoli alla Russia: “Centinaia di migliaia di uomini, pronti ad una risposta decisa”
La Nato fa la voce grossa con la Russia. “Ci sono ora centinaia di migliaia di uomini in elevato stato di allerta in tutta l'Alleanza. Centomila soldati Usa in Europa e 40mila soldati sotto diretto comando Nato, per lo più nella parte orientale dell'Alleanza, sostenuti da una grande forza navale e aerea e dalla contraerea” a dirlo è il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles, in vista della ministeriale Difesa di domani. "Gli Usa - continua Stoltenberg - stanno dispiegando batterie di missili Patriot in Polonia, mentre la Germania e l'Olanda stanno mandando missili Patriot in Slovacchia. Tutto questo manda un messaggio inequivocabile: un attacco contro un alleato vedrà una risposta decisa da parte di tutta l’Alleanza”.
“La Russia - prosegue Stoltenberg - ora lancia accuse assurde su laboratori biologici e armi chimiche in Ucraina. È solo un'altra bugia. E siamo preoccupati che possano condurre un'operazione sotto falsa bandiera, che potrebbe includere armi chimiche. Per mesi abbiamo esposto la lunga lista di bugie dette dalla Russia: hanno detto che non stavano preparando l'invasione dell'Ucraina, ma l'hanno invasa. Hanno detto che stavano ritirando le truppe, ma ne hanno mandate di più. Hanno detto che stavano proteggendo i civili, ma li stanno uccidendo. Chiediamo alla Cina di condannare con chiarezza l'invasione dell'Ucraina, di non sostenere la Russia e stiamo attentamente monitorando qualsiasi forma di assistenza alla Russia. La Cina, dovrebbe unirsi al resto del mondo, condannando fortemente la brutale invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Qualsiasi supporto militare alla Russia la aiuterebbe a condurre una brutale guerra contro una nazione sovrana”.
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La Nato, fa sapere infine Stoltenberg, ha intanto “tracciato un oggetto volante” che ha violato lo spazio aereo rumeno ieri. “Le autorità rumene stanno indagando su questo incidente”. Quanto al “drone che è caduto in Croazia” nei giorni scorsi, “non si trattava di un attacco armato”, ma con “più attività militari in corso dobbiamo rimanere estremamente vigili”.