governo fantoccio

Tagadà, l’ambasciatore Nelli Feroci demolisce i negoziati: “Una farsa, Vladimir Putin vuole prendere Kiev”

Che peso hanno i negoziati tra la Russia e l’Ucraina? Nella puntata del 15 marzo di Tagadà, programma pomeridiano di La7, Tiziana Panella interroga l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci sugli sviluppi diplomatici del conflitto tra Mosca e Kiev: “I negoziati fino ad ora sono stati una farsa e temo che continui ad esserlo. Sono serviti a Vladimir Putin semplicemente per guadagnare tempo e per rafforzare la sua posizione sul terreno. Non ho molta fiducia, soprattutto perché si stanno svolgendo ad un livello abbastanza modesto, in territorio bielorusso, certamente non un paese neutrale”.

 

  

 

Ci si sofferma poi sul ruolo della Cina nella crisi: “Ancora una volta è utile e importante che americani e cinesi si parlino, questa volta ad un livello adeguato ed importante - le parole di Nelli Feroci, numero uno dell’Istituto Affari Internazionali -. Ci si muove anche su quel terreno con molta prudenza. Gli americani avevano due esigenze. La prima era quello di dire in maniera molto chiara  ai cinesi di non fornire armi ai russi e soprattutto non aiutate la Russia ad aggirare le sanzioni. Come voglia rispondere la Cina non è dato saperlo. L’altro messaggio, un po’ più complicato da far passare, è quello di avere una mano nel risolvere il conflitto. Credo che la Cina continuerà a muoversi con la prudenza che la contraddistingue da sempre. È stretta dalla necessità di mantenere la propria solidarietà alla Russia, definita alleato solido come un roccia, e quella di far cessare il conflitto, che non è nell’interesse della Cina, che ha bisogno di un contesto internazionale, stabile, prevedibile, pacifico se vuole continuare a svilupparsi come ha fatto fino ad ora”.

 

 

Poi si passa ai prossimi passi della guerra: “Stiamo - dice e chiude Nelli Feroci - andando verso un conflitto più grande. Quello che si temeva da vari giorni si sta verificando sul terreno. Putin vuole occupare i maggiori centri urbani, a partire da Kiev, l’obiettivo politicamente più significativo. C’è una maggiore intensità degli attacchi. Una volta presa Kiev metterà un governo fantoccio e si inizierà la vera e propria trattativa”.