L'Aria che Tira, Antonio Caprarica asfalta i pacifisti: “L'Ucraina dovrebbe arrendersi e alzare le mani?”
Antonio Caprarica è tra gli ospiti della puntata del 15 marzo de L’Aria che Tira, programma di La7 condotto da Myrta Merlino, e sostiene la causa dell’Ucraina accusando duramente la Russia: “Uno dei nodi veri di questa situazione è l’essenza del putinismo, cioè un regime tirannico, una cleptocrazia tirannica, che protegge i suoi interessi senza farsi lo scrupolo di ricorrere all’omicidio politico, che troppo spesso ci siamo colpevolmente dimenticati. L’inesistenza della democrazia in Russia è qualcosa di cui l’Occidente non dovrebbe ricordarsi solo quando scoppiano le guerre. Spero che finisca questa carneficina”.
“Davanti a questa situazione - dice convinto l’ex corrispondete Rai - non è legittimo che siano l'Europa e l'Occidente a decidere cosa devono fare gli ucraini rispetto alla difesa di popolo della loro terra. Ai pacifisti animati dalle buone e nobile intenzioni chiedo: cosa dovrebbero fare gli ucraini e cosa dovremmo fare noi per porre fine al bagno di sangue? Negoziare? Benissimo, ma Emmanuel Macron ha chiamato Vladimir Putin oltre venti volte in questi venti giorni, ci sono pressioni da tutto il mondo, Putin non si siede al tavolo negoziale e manda solo segnali di fumo che gli servono per guadagnare tempo in una guerra non può perdere e non può nemmeno vincere. Quali sono le posizioni del pacifismo estremo? Arrendersi e alzare le mani? Il negoziato vogliono due parti che devono negoziare”.
Caprarica conclude il discorso ricordando agli altri ospiti in studio, tra cui il politologo Revelli, che cosa facevano tutti loro in passato davanti ad altri conflitti armati: “Nelle marce di pace della mia generazione sulla guerra in Vietnam non chiedevamo ai viet-cong di deporre le armi, perché difendevano la loro terra. Come mai - chiosa duro Caprarica - se è aggredito un popolo europeo, che si batte in nome dei valori dell’Occidente, chiediamo di deporre le armi all’aggredito?”.