Fuoco russo sul corridoio umanitario, altri 7 morti tra i civili in Ucraina
Le forze russe sparano contro i civili in evacuazione e ne uccidono 7. Lo riferisce il ministero della Difesa ucraino. Secondo la notizia riportata dal Kyiv Indipendent, l’attacco sarebbe avvenuto l'11 marzo, mentre una colonna di donne e bambini stava lasciando il villaggio di Peremoha nella regione di Kiev, utilizzando il corridoio autorizzato. Sette persone sono state uccise, compreso un bambino.
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«Li odiamo, odiamo i russi e non li perdoneremo, questo durerà per generazioni. Il morale è alto. Tre settimane di combattimenti, di perdite, ma il morale rimane alto». Così Dmytro Kuleba, ministro degli Affari Esteri, in una diretta su Zoom. E ha aggiunto: «La stragrande maggioranza degli ucraini crede che vinceremo la guerra, non abbiamo altre opzioni, non possiamo permetterci di perdere la guerra, non si tratta di perdere la guerra e ripartire con la vita, se perdiamo la guerra, non ci sarà una vita vecchia e una vita nuova. L’esempio migliore dell’alto morale degli ucraini è il comportamento dei cittadini di Kherson, nel sud che purtroppo è stata conquistata dai russi. Per tanti giorni i civili e i residenti si sono riversati in piazza per protestare contro le forze occupanti».