Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Ecco i crimini di guerra commessi da Vladimir Putin. Ad Omnibus Sabino Cassese demolisce la Russia

  • a
  • a
  • a

Nella puntata dell’11 marzo di Omnibus, programma di La7 che vede Alessandra Sardoni alla conduzione, è ospite il costituzionalista Sabino Cassese con il quale viene approfondito il discorso sui possibili crimini di guerra commessi dalla Russia dall’inizio della guerra in Ucraina. L’ex giudice della Corte Costituzionale è netto: “Quello che sta venendo fuori è che ci sono due tipi di violazioni che sta commettendo la Russia. La prima è una guerra, quindi una violazione con l’aggressione. Poi c’è una violazione nel modo in cui è condotta la guerra. È un vero peccato che gli osservatori sul campo in qualche modo abbiano ceduto. C’è una missione di monitoraggio in Ucraina dell’Osce con molti centri di osservazione che è in corso di evacuazione. Pare che uno dei membri della missione sia stato ucciso durante le operazioni belliche. Le interventi delle autorità sovra nazionali sono possibili se provengono da un osservatorio estero, è un punto molto importante. Abbiamo perduto una visione precisa. Tanto più che l’Ucraina sta vincendo la guerra nell’immagine e nella narrazione. La guerra consiste in fatti tragici e come questi vengono conosciuti dal mondo. La Russia non si rende conto del danno che si sta infliggendo, la comunicazione è tutta nelle mani degli uomini di Zelensky”. 

 

 

“Ieri - continua poi Cassese - ci sono stati passi avanti molto importanti a Versailles sulla difesa europea”. La Sardoni interrompe il professore e gli chiede conto dello stop dell’Unione Europea all’ingresso dell’Ucraina. “Non è un segno di disimpegno, ma non fa piacere agli ucraini…” evidenzia la giornalista prima della risposta del costituzionalista: “In un certo senso Vladimir Putin ha ragione quando dice che l’Ucraina fa parte della storia della Russia, perché ne fa parte. Ma Putin non si rende conto che è entrato in contraddizione con sé stesso, visto che sta bombardando una parte della sua storia. È l’empasse in cui si è andato a infilare questo autocrate. Mi sembra che a Versailles i passi in avanti siano stati molto importanti rispetto al fallimento del contatto con Lavrov. Le sue dichiarazioni - chiude Cassese - sono risibili”.

 

Dai blog