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Guerra in Ucraina, la Cina accusa Nato e Usa: "Responsabili del conflitto". Le dichiarazioni choc

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Il quattordicesimo giorno di guerra mentre continuano a piovere le bombe sui corridoi umanitari, la Cina tuona di nuovo contro gli Usa. Pechino non si schiera ufficialmente ma critica le decisioni annunciate ieri da Joe Biden con la dichiarazione che "non saranno più accettate importazioni di petrolio russo, gas e carbone" nel mezzo dell'invasione russa e torna a bocciare "tutte le sanzioni unilaterali".

"La Cina si oppone fermamente alle sanzioni unilaterali che non si basano sul diritto internazionale". Così in un briefing il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, dopo l'imposizione di sanzioni alle esportazioni russe di petrolio e gas imposte dall'Occidente, tra cui la decisione del presidente Usa, Joe Biden, di mettere al bando import energia dalla Russia e quella del Regno Unito che ha annunciato la riduzione a zero delle forniture di gas e petrolio da Mosca a fine anno.

"In uno scenario del genere - ha aggiunto - tutti perderanno. Le sanzioni aumenteranno solo le divisioni e lo scontro". E ancora: "Cina e Russia continuano una cooperazione stabile nel settore energetico. E continueremo a condurre una normale interazione commerciale basata sui principi di uguaglianza, rispetto reciproco, anche nel settore petrolifero e del gas".

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