Il retroscena di Andrea Purgatori su Volodymyr Zelensky: “La Russia sa dov'è, se avessero voluto lo avrebbero ucciso”
“Televisivamente Volodymyr Zelensky non fa una sbavatura, è perfetto”. La7 dedica il pomeriggio di domenica 6 marzo ad uno speciale del Tg condotto da Frediano Finucci sul conflitto tra Ucraina e Russia, con il giornalista che si concentra sulle mosse di comunicazione del presidente ucraino. In studio per commentare il comportamento del leader di Kiev c’è Andrea Purgatori, conduttore di Atlantide: “La metamorfosi anche estetica che abbiamo visto in queste due settimane l’ha fatto diventare inevitabilmente l’eroe della resistenza all’invasione russa. L'appello insistito alla popolazione mi fa pensare che lui teme uno scoramento, un indebolimento del senso nazionale e quindi la resa della popolazione ucraino ai russi. Questo della gente è il vero punto su cui bisogna continuare a tenere la luce accesa. C’è una resistenza che ha sorpreso persino i russi, che pensavano di fare una facile invasione, ma sulla distanza, quando inizi a sentire i morsi della fame, del freddo e delle città abbandonate e distrutte la popolazione tende ad avere una forma di scoramento. Mi è sembrato un appello diretto alla gente. Il fatto di aver istituito dei fondi per la ricostruzione è rivolto a questo, ma è totalmente prematuro. Vuole far capire che c’è un senso di protezione da parte della nomenclatura che gestisce il paese nei confronti della gente”.
“Volete che ci uccidano lentamente”. Zelensky accusa l'Occidente: siete voi i responsabili
“Poi Zelensky - prosegue Purgatori - ha insistito sulla questione aerea, uno dei punti chiave. Non c’è dubbio che la sua figura sia essenziale in questo momento. I russi secondo me sanno perfettamente dove è, se avessero voluto lo avrebbero già ucciso. La loro tendenza è quella di costringerlo ad andarsene o a sedersi al tavolo delle trattative inevitabilmente indebolito. Insisto che è fondamentale stare sui fatti e non fare propaganda. È un’invasione e Putin è entrato nel territorio ucraino, ma bisogna essere molto attenti e freddi a non scivolare verso una facile propaganda che non aiuta nessuno”.