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La Russia alla conquista delle centrali nucleari. Attacchi spietati e Mariupol sotto assedio

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Nella guerra in Ucraina la Russia si sta avvicinando alla seconda più grande centrale nucleare del paese. Sono ad "una ventina di miglia (32 km)”, la denunciar nella notte dell'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, senza indicare il nome dell’impianto. Secondo Energoatom, organismo ucraino di supervisione delle centrali nucleari, il secondo più grande impianto del Paese è quello di Yuzhnoukrainsk, nella regione di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina.

 

 

L'offensiva di Mosca è continuata nel decimo giorno di conflitto con il supporto aereo e l'uso di armi di alta precisione. Secondo le forze armate ucraine la Russia sta lavorando per circondare Kiev e Kharkiv. La difesa nella capitale continua a respingere "l'offensiva nemica" e ad infliggere sconfitte alle truppe attaccanti, secondo il rapporto. Il sindaco di Mariupol, strategica città orientale, Vadim Boychenko ha denunciato "attacchi spietati" contro la sua gente, sotto assedio da giorni da parte delle forze, parlando di "un altro giorno difficile". Boychenko ha chiesto l'apertura di corridoi umanitari per permettere l'arrivo di generi alimentari e cibo per supportare i cittadini in crisi.

 

 

Intanto un terzo round di colloqui tra Ucraina e Russia è previsto in Bielorussia questo fine settimana. Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha detto che mentre gli ultimi colloqui erano stati sorprendentemente costruttivi, l'Ucraina non avrebbe soddisfatto le dure richieste della Russia. E che il presidente Volodymyr Zelensky "non farà alcuna concessione che in un modo o nell'altro degradi la nostra lotta che si sta conducendo oggi in Ucraina per la sua integrità territoriale e la sua libertà”. Infine “la Russia ha dichiarato - la nota del ministero della Difesa di Mosca - un corridoio umanitario e un cessate il fuoco dalle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia) per l'uscita dei civili da Mariupol e Volnovakha. Corridoi umanitari e vie di uscita sono stati concordati con la parte ucraina”.

 

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