Otto e mezzo, Lucio Caracciolo irritato per la politica Ue: basta armi, bisogna negoziare. La salvezza da Angela Merkel
L’Unione Europea deve cambiare completamente strategia per arrivare ad una pace tra Ucraina e Russia. È l’opinione di Lucio Caracciolo, direttore della rivista geopolitica Limes e della relativa scuola politica, nel salotto di Otto e mezzo, talk show condotto da Lilli Gruber su La7: “Ammettiamo che da una parte ci sia il bene e dall’altra il male, vogliamo salvare questo bene, stiamo facendo quello che serve per salvare il bene? A me non pare. Abbiamo dichiarato e ripetuto più volte che non vogliamo fare guerra alla Russia, però la Russia ha dichiarato guerra all’Ucraina. Abbiamo dichiarato più volte che non vogliamo nemmeno che l’Ucraina entri nell’Unione Europea, una cosa quasi banale dal punto di vista dei rapporti di forza, anche se è abbastanza ininfluente. Continuiamo ad armare gli ucraini dicendogli ‘combattete, combattete, combattere per noi’. Ci giochiamo la vita dell’Ucraina stando a guardare questo spettacolo? Non mi pare una politica - dice l’esperto nella puntata del 4 marzo -. Mi pare che sia più che giusto che si prenda in mano questa partita che può finire molto male e la fermi o provi a fermarla. Le dichiarazioni del fronte occidentale significano una sola cosa, i russi hanno detto che non si fermano. Possono succedere cose per accidente, per caso, oppure non per caso. Che cosa succederebbe se la Russia dovesse attaccare un altro paese neutrale come la Svezia o la Finlandia? Gli Stati Uniti starebbero a guardare un allargamento della guerra al Baltico? Bisogna fermare questo gioco perverso, evitare di immaginare che gli ucraini debbano essere salvati da sé stessi, e provare a negoziare. A questo punto - sottolinea Caracciolo - penso si possa fare”.
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Che cos’altro ci vorrebbe per fermare la guerra? È questo quindi il quesito che la Gruber propone al suo ospite: “Le sanzioni nel breve periodo non bastano, la Nato e gli Stati Uniti pensano che la Russia possa perdere la guerra senza che loro entrino in guerra. A questo punto, se le sanzioni obiettivamente non possono che avere un effetto di medio periodo, ci vuole una mediazione e soprattutto credibile. In questo momento - sottolinea Caracciolo - in Europa solo Angela Merkel può svolgere questa missione, dovrebbe essere richiamata dalle vacanze e convinta a svolgere una missione vitale. Immagino che qualcuno la sia interpellando, ha avuto rapporti non brillanti ma stretti con Vladimir Putin”.