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Discriminazioni da Facebook: la Russia di Vladimir Putin spegne il social network

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Addio a Facebook in Russia. L’ente statale russo per il controllo delle telecomunicazioni, il Roskomnadzor, ha disposto il blocco all’accesso al social media Facebook. Lo rendono noto media russi come l’agenzia Ria Novosti e il quotidiano vicino all’opposizione Novaya Gazeta, che rilanciano un comunicato dell’organismo. Stando a quanto si apprende dalla nota pubblicata dal Roskomnadzor, la decisione sarebbe una risposta a «26 atti di discriminazione» nei confronti di media statali russi registrati fin da ottobre dell’anno scorso sulla piattaforma, proprietà della società americana che si è recentemente ridenominata Meta. 

 

 

Il periodo delle presunte violazioni lamentate da Mosca sarebbe quindi precedente alla guerra scoppiata in Ucraina la settimana scorsa con il lancio di un’offensiva militare da parte del Cremlino. Il provvedimento dell’ente per le telecomunicazioni segue di alcune ore l’approvazione di una legge che introduce pene fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di notizie «false» sul conflitto in corso. Nei giorni scorsi il social network ha limitato l’accesso agli account del canale televisivo Zvezda, l’agenzia di stampa Ria Novosti, Sputnik, Russia Today, Lenta.ru e Gazeta.ru.

 

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