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“Crimine di guerra”. L'attacco alla centrale nucleare in Ucraina scatena il giallo negli Usa: ad un passo dalla catastrofe

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Per ora gli Stati Uniti non vogliono definire «crimine di guerra» l’attacco russo alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya. Ma questa mattina un tweet dell’ambasciata americana in Ucraina parlava esplicitamente di «crimine di guerra», il dipartimento di Stato ha poi inviato un messaggio urgente a tutte le altre sedi diplomatiche americane esortandole a non ritwittare il messaggio o a cancellarlo. Lo riferisce la Cnn. Finora l’amministrazione americana non ha definito «crimine di guerra» nessuna delle azioni russe in Ucraina. 

 

 

L’attacco alla centrale nucleare è «il massimo dell’irresponsabilità». Questa invece la presa di posizione ufficiale della portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa. Inoltre ci sono le parole dell’ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield: “Il mondo ha evitato per un soffio una catastrofe nucleare durante la notte quando è scoppiato un incendio durante il sequestro russo della centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina”. Le azioni della Russia sono state «sconsiderate» e «pericolose», ha aggiunto, secondo quanto riporta il Guardian. 

 

 

Anche in Europa sono arrivate reazioni all’evento. «La più grande centrale nucleare è stata attaccata e questo è inaccettabile perché può causare conseguenze catastrofiche» l’affermazione dell’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Affari esteri Ue straordinario. Ma dalla Russia cercano di minimizzare: «Non vogliamo che ci sia una contaminazione nucleare, siamo interessati a mantenere la sicurezza nucleare in Ucraina, visto che siamo vicini all’Ucraina». «Il pericolo per i civili non viene dai russi, viene dagli ucraini che li usano come scudi umani», le dichiarazioni dell’ambasciatore russo all’Onu Vasily Nebenzya, parlando dell’attacco alla centrale di Zaporizhzhya.

 

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