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L'Aria che Tira, Alessandro Sallusti a valanga contro Vladimir Putin: “Macellaio pazzo”. L'atroce verità dietro i corridoi umanitari

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Alessandro Sallusti è tra i più fervidi sostenitori del partito dei critici di Vladimir Putin all’interno della stampa italiana. Il direttore di Libero è ospite nella puntata del 4 marzo de L’Aria che Tira, programma di La7 condotto da Myrta Merlino, e approfondisce il tema della propaganda sulla guerra contro l’Ucraina, affondando il colpo sul presidente della Russia: “Noi occidentali e italiani in particolare abbiamo questo vizio di provare a trasformare la tragedia in farsa, anche se c’è poco da ridere. Non mi ricordo in quale paese ad un concorso di bellezza per gatti non hanno accettato i gatti russi, siamo a questo livello. È vero che è in corso una propaganda occidentale, ma in questo momento non si può essere equidistanti, bisogna scegliere da che parte stare. Si può discutere all’infinito sul perché si è arrivati a questo punto, ma in questo momento c'è un pazzo paragonabile in tutti i sensi a Hitler che sta minacciando tutti noi e non solo l’Ucraina. Noi abbiamo la coscienza sporca, ne abbiamo fatto e ne faremo, ma non è un buon motivo per essere equidistanti. Deve essere chiaro dove sta bene e dove sta il male secondo la nostra cultura, la nostra storia e i nostri interessi”.

 

 

“Putin è un macellaio di uomini”, la Merlino legge un estratto dell’articolo di Sallusti, chiedendogli poi conto della questione dei corridoi umanitari: “Quando si apre un corridoio umanitario l’intento non è umanitario, ma è quello di dire ‘Chi vuole uscire esca’. Chi non esce poi non ci rompa le palle dicendo che siamo dei macellai, perché gli avevamo detto di uccidere. Il corridoio umanitario è l’anticamera dell’attacco finale. In quelle condizioni strutturali, geografiche ed economiche mi chiedo dove va la gente. Chi non raggiunge i confini che fa? Si trasferiscono dal centro alla periferia… Ma stanno bombardando anche là. Gli anziani ed i malati dove vanno? Come - si chiede Sallusti - possono essere evacuati”.

 

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