e vuole uccidere zelensky
Dimartedì, Giovanni Floris fulmina il filosofo Zhok: “Colpa nostra? La Russia bombarda una nazione!”
La puntata del 1 marzo di Dimartedì, talk show di La7, è stata piena di scontri e dibattiti più che accesi, come quello tra Andrea Zhok ed il padrone di casa Giovanni Floris. Il professore di Antropologia filosofica e Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Milano fa un’analisi degli sviluppi della guerra tra Ucraina e Russia: “Temo una cosa, cioè che la prospettiva in cui ci stiamo incuneando è che tutti si stanno immaginando uno scenario di cambio di regime in Russia. L’ha anche detto Boris Johnson dopo averlo ritirato. È un tipo di scenario che farebbe quadrare il cerchio. È uno scenario altamente improbabile e se noi continuiamo ad esacerbare la situazione…” prima che possa finire la frase interviene laconico Floris: “Ma non è che siamo noi che esacerbiamo, stanno bombardando una nazione…”.
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Anche l’ambasciatore Giampiero Massolo ironizza su Zhok: “Sono dei dettagli Floris… E poi nessuno pensa di rovesciare così Putin”. Ma il professore va avanti: “Ci sono due modi in cui si può agire. Si possono fare delle sanzioni e simultaneamente aprire dei terreni di dialogo, usando bastone e carota. Questa è una possibilità per concedere una via di fuga”. Anche David Parenzo, conduttore di In Onda, se la prende: “Ma ci sono 63km di carri armati fuori da Kiev”, Zhok lo fulmina: “Non fare retorica! Basta retorica! Lasciami parlare. In questi giorni ci sono state relazioni diplomatiche tra Kiev e Mosca, si poteva agire in diversi modi, ma si è mandato lì Zelensky dicendogli che aveva il totale supporto e lui non ha avuto l’idea di accettare qualsiasi compromesso”. Floris non ci sta e interviene ancora: “Ma hanno tentato di ucciderlo oggi a Zelensky… Tutto il Paese è raso al suolo dai missili, certo non come potrebbe essere fatto ancora”. Parenzo spalleggia Floris: “Zelensky ha accettato che quei negoziati andassero in scena in Bielorussia, un territorio a lui ostile. Professore mi sembra evidente la situazione…”.