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Zelensky telefona a Biden, il dramma della guerra in Ucraina

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Zelensky telefona a Biden. E ringrazia il capo della Casa Bianca per il sostegno finora dimostrato nella guerra contro i russi. Ma bisogna fare presto perché la guerra in Ucraina non è un film. «Ho appena avuto una conversazione con il presidente degli Stati Uniti. È stata discussa la leadership americana sulle sanzioni anti-russe e sull’assistenza alla difesa all’Ucraina. Dobbiamo fermare l’aggressore il prima possibile. Grazie per il vostro sostegno!». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter, riferendo di un colloquio con Joe Biden.

 

 

 

 

Poco prima il presidente dell'Ucraina era stato intervistato da due giornalisti: uno della Cnn, Matthew Chance, che sta testimoniando dal terreno l’invasione russa in Ucraina, e uno della Reuters. I due sono riusciti a intervistare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky nelle ore dell’assedio a Kiev. Il presidente - che ha parlato un po' nella sua lingua madre, un po' in inglese - li ha accolti in mimetica, il volto stanco e provato, nel bunker da dove guida la resistenza ucraina. «È molto grave» quello che sta accadendo e «io non sono in un film», ha detto Zelensky, l’ex attore comico diventato presidente. «Non sono un’icona, ma l’Ucraina è iconica ed è il cuore dell’Europa. Credo che l’Europa consideri l’Ucraina come qualcosa di speciale per questo mondo, ecco perché il mondo non può perdere questo qualcosa di speciale».

Chance fa parte dell’equipe che il canale all-news statunitense ha spedito in Ucraina a seguire gli eventi: è a Kiev, nei giorni scorsi alla periferia, adesso forse nel centro città. Ed è il giornalista che, nel giorno dell’avvio dell’offensiva, avvistò per primo i parà russi che, atterrati dall’alto, si erano calati all’aeroporto Hostomel e poi rimasero impegnati per due giorni negli scontri per catturare lo scalo.

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