kiev non si arrende
La strenua resistenza dell’Ucraina all’ondata di attacchi della Russia. In fiamme deposito di petrolio, timori per la salute
La Russia ha scatenato un’ondata di attacchi contro l’Ucraina prendendo di mira aeroporti e impianti di rifornimento in quella che sembrava essere la fase successiva di un’invasione che è stata rallentata da una feroce resistenza. Gli Stati Uniti e l’Ue hanno risposto con armi e munizioni per gli ucraini in inferiorità numerica e potenti sanzioni intese a isolare ulteriormente Mosca. Enormi esplosioni hanno illuminato il cielo all’inizio di domenica a sud della capitale, Kiev, dove le persone si sono rifugiate, nei garage sotterranei e nelle stazioni della metropolitana in attesa di un assalto su vasta scala da parte delle forze russe. Le fiamme si sono alzate nel cielo prima dell’alba da un deposito di petrolio vicino a una base aerea a Vasylkiv, dove ci sono stati intensi combattimenti, secondo il sindaco della città. Il coprifuoco a Kiev resterà in vigore fino a lunedì mattina.
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Vasylkiv si trova a 40 chilometri a sud di Kiev, e il deposito di petrolio è in fiamme. Secondo la sindaca Natalia Balasynovych, la città e l’aeroporto hanno subito pesanti bombardamenti da parte di missili russi. «Il nemico vuole distruggere tutto quello che c’è intorno, ma non ci riuscirà. Resistete», sono le parole della sindaca. Il vento può portare via fumo e sostanze nocive, per questo, i residenti di Kiev devono chiudere bene le finestre.
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Oleksiy Kuleba, presidente dell’amministrazione statale regionale di Kiev, ha spiegato sulla sua pagina Facebook che la battaglia per l’aeroporto continua vicino a Vasylkiv. «Ora le truppe russe hanno lanciato un attacco missilistico contro un deposito petrolifero nel villaggio di Kryachki. È scoppiato un grande incendio, visibile anche da Kiev. La battaglia non si ferma, quindi il servizio di emergenza statale regionale non può partire per tentare di estinguere l’incendio».