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Spiragli di pace Russia-Ucraina. Il problema Bielorussia per la diplomazia: mai lì
La Russia è pronta a negoziare. È quanto ha riferito un portavoce del Cremlino dicendo che una delegazione russa è già arrivata in Bielorussia per «iniziare i colloqui» con gli ucraini. La delegazione russa, ha spiegato il Cremlino, comprende tra gli altri rappresentanti dei ministeri degli Esteri e della Difesa, oltre a quelli di altri dipartimenti, compresa l’amministrazione presidenziale, tutti pronti per le trattative.
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Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky ha fatto sapere che l’Ucraina è pronta a tenere colloqui con la Russia, «ma non in Bielorussia». Citato da Ria Novosti, Zelensky avrebbe indicato come possibili luoghi per i negoziati Varsavia, Budapest, Baku o Istanbul. Zelensky ha poi diffuso un messaggio video: «Ho avuto continui colloqui con i leader mondiali, come emerso parlando con il primo ministro Draghi abbiamo raggiunto un straordinario risultato con l’Italia». Zelensky, che ha riportato le testimonianze di solidarietà ricevute a livello globale, si è rivolto in particolare alla Bielorussia augurandole di «tornare ad essere un paese buono e sicuro».
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Ma proprio sul fronte di Minsk arriva un’ulteriore problematica. L’esercito ucraino ha fatto sapere di aver abbattuto questa mattina un missile da crociera russo lanciato da un Tu-22 e proveniente dalla Bielorussia e diretto verso Kiev. Lo ha detto il comandante in capo delle Forze Armate ucraine Valerii Zaluzhnyi, spiegando che «le forze armate dell’Ucraina hanno abbattuto un missile lanciato verso la capitale dell’Ucraina dal territorio della Bielorussia da un aereo Tu-22». Si tratta di «un ulteriore crimine di guerra da parte della Federazione russa».