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Zelensky non scappa, infuria la battaglia di Kiev

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Terzo giorno di guerra per Ucraina e Russia. L’esercito di Mosca ha lanciato l’assedio a Kiev. Esplosioni e pesanti colpi di mitragliatrice, una cinquantina, si sono verificate nelle aree di Shulyavka, vicino allo Zoo di Kiev, alla stazione della metropolitana Beresteiska. Esplosioni anche nei pressi di una centrale elettrica CHP-6 vicino a Troieschyna. La Russia ha reso noto di aver preso di mira «infrastrutture militari ucraine» con missili da crociera. Intanto un edificio residenziale è stato colpito da un missile o dal lancio di un razzo. Lo riporta la Cnn. Le immagini diffuse da Kiev mostrano il palazzo, una ventina di piani in tutto, con le mura esterne di appartamenti su diversi livelli completamente distrutte, così come gli interni. Non è chiaro il numero delle vittime, ha detto il sindaco della città, Vitaliy Klitschko.

 

 

 

 

Secondo quanto fa trapelare l’esercito ucraino la situazione a Kiev è sotto controllo delle forze armate e dei cittadini. Il presidente esterno Volodymyr Zelensky continua a rimanere nella capitale e sta guidando personalmente la resistenza di Kiev, ha fatto sapere l’emittente televisiva di Stato Dom. «La lotta è qui» ha detto Zelensky, rifiutando l’offerta di evacuazione degli Usa, secondo quanto riferito da un alto funzionario governativo. Poi il drammatico appello «di non deporre le armi e di continuare a difendere la capitale: "Io sono qui, non credete alle fake news - ha detto in un video postato sui social - Le armi e l’equipaggiamento dei nostri partner stanno arrivando in Ucraina", assicura su Twitter affermando di avere iniziato la giornata parlando con Emmanuel Macron.

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