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Guerra Ucraina, la Corea del Nord di Kim Jong-un sta con Putin: "La fine del regno degli Stati Uniti"

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Mentre in Ucraina cala la terza notte di terrore e i russi annunciano di scatenare l'offensiva totale per far cadere la capitale Kiev, la Corea del Nord prende ufficialmente una posizione nella guerra. Mosca vuole stroncare la resistenza e il dittatore Kim Jong-un si schiera al fianco di Vladimir Putin sostenendo che l’invasione russa sia una legittima risposta alla politica “egemonica ed arbitraria” degli Stati Uniti. La Germania promette armi all'Ucraina e il presidente Usa Joe Biden fa sapere che le sanzioni sono l'arma in mano all'Occidente per non far scatenare la terza guerra mondiale.

"Gli americani hanno ignorato le legittime richieste della Russia sulla sicurezza” si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri della Corea del Nord che sostiene che "gli Stati Uniti cercano di imbellire le loro ingerenze negli affari interni degli altri come giusto impegno per la pace e la stabilità nel mondo mentre denunciano senza motivo le misure di autodifesa adottate da altri per la propria sicurezza nazionale come ‘ingiustizie e provocazioni’".

Il dittatore nordcoreano che a gennaio scorso ha condotto i test missilistici minaccia: “I giorni in cui gli Stati Uniti regnavano sono finiti”. Già prima dell’invasione russa la Corea del Nord si era schierata con Putin, accusando gli americani e la Nato di minacciare la sicurezza di Mosca.

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