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Duemila italiani ancora in Ucraina, solo trenta sono scappati. Di Maio: "Non uscite di casa"

Sono duemila gli italiani che si trovano ancora in Ucraina, ma solo trenta hanno accolto l'invito dello Stato italiano di lasciare il Paese. Ad annunciarlo è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo un vertice a Palazzo Chigi dove si è tenuto il Comitato Politico Strategico (Co.P.S.) a cui hanno partecipato anche il sottosegretario con delega ai Servizi segreti Franco Gabrielli, la direttrice del Dis Elisabetta Belloni, la titolare dell’Interno Luciana Lamorgese, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, quello della Transizione energetica Roberto Cingolani, il titolare dell’Economia Daniele Franco e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Non era presente il presidente del Consiglio Mario Draghi, in volo per Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo straordinario sull’Ucraina.

"Abbiamo spostato  il personale dell'Ambasciata a Kiev in un luogo pià sicuro - fa sapere Di Maio - Agli italiani che si trovano ancora in Ucraina consigliamo di restare a casa, di non muoversi, perché è un momento molto delicato". Il ministro ha anche spiegato che la risposta europea consisterà in sanzioni durissime alla Russia.

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