Terza guerra mondiale e conflitto nucleare: il Generale Camporini sconvolge tutti a Piazzapulita
È possibile che dopo aver scelto di invadere l’Ucraina la Russia si trovi davanti ad un nuovo Afghanistan? La domanda è rivolta da Corrado Formigli, conduttore di Piazzapulita su La7, al Generale ed ex capo di stato maggiore della difesa Vincenzo Camporini, che analizza gli scenari: “Io credo che l’obiettivo di Vladimir Putin non sia quello di occupare l’Ucraina, perché si troverebbe nella situazione simile all’Afghanistan, ci sarebbe un paese che non sopporterebbe di essere sotto il tallone di Mosca e ci sarebbero fenomeni di guerriglia che naturalmente nascerebbero, che potrebbero tranquillamente essere alimentati dai paesi vicini, perché al confine ci sono paesi che appartengono alla Nato e possono costituire un ponte per flussi di rifornimenti. Accadrebbe quindi che il controllo del territorio si trasformerebbe in un incubo per Mosca, che non si potrebbe permettere uno stillicidio di perdite. Io quindi non credo che l’obiettivo di Putin sia questo, penso che l’obiettivo sia quello di un cambio di regime, un fantoccio qualsiasi si trova, un qualcuno che prende il potere, giura sulla mamma che non aderirà mai alla Nato e a questo punto l’obiettivo di Putin sarebbe conseguito”.
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“Dico sarebbe - sottolinea Camporini - perché io non riesco a capire la logica di chi dice ‘non voglio avere la Nato ai miei confini', ma già c’è! Hai la Lettonia, l’Estonia, poi c’è Kalininigrad che confina con la Polonia e la Lituania. Nel Nord della Scandinavia c’è il confine tra la Russia e la Norvegia, che è dal 1949 nella Nato, ho visitato quel territorio. Quindi questa pretesa o è un falso pretesto, o se è vero siamo diretti verso lo scontro totale con la Nato e quindi c’è l’ipotesi di un conflitto generalizzato. Terza guerra mondiale e scontro missilistico? Non la escludo al 100%, dipende esclusivamente da quello che farà Putin. Se Putin aggredisce i Paesi della Nato è chiaro che la Nato deve reagire. Sarà una reazione proporzionata, certo, ma ci sarà una scala e si arriverà ad un gradino quando si arriverà a pensare se salire il gradino della guerra nucleare o meno”.