crisi ucraina
Ucraina-Russia, Putin contro le sanzioni: "Un errore". Scattano i piani di difesa Nato
Contro Mosca sanzioni mai viste, le più dure di sempre. E' questa la risposta dell'Unione europea che da settimane si stava preparando al peggio ma che forse non si aspettava un attacco di tale portata. Arrivato nottetempo e a poche ore dal riconoscimento russo dell'indipendenza dei territori del Donbass, quando ancora non erano del tutto chiusi i canali diplomatici. "Condanniamo con la massima fermezza l'aggressione militare senza precedenti della Russia contro l'Ucraina", è stata la prima reazione dei vertici Ue diffusa all'unisono sui social. Assieme all'avvertimento: "Per questo, riterremo responsabile la Russia". "Quello che sta succedendo" in Ucraina "è una misura necessaria, non ci è stata lasciata alcuna possibilità di fare diversamente".
Ma Vladimir Putin non intende arretrare e in diretta minaccia: "La Russia è parte dell'economia mondiale e noi non abbiamo certamente intenzione di danneggiare quel sistema. Non credo che ai nostri partner convenga spingerci fuori da questo sistema". Così il presidente russo Vladimir Putin parlando con gli imprenditori russi a Mosca nel giorno dell'attacco all'Ucraina. E ancora, lo zar ha aggiunto: "La Russia non aveva altra scelta, l'attacco era necessario per difenderci. Quello che sta succedendo in Ucraina è una misura necessaria, non ci è stata lasciata possibilità di agire diversamente"
I leader del G7 condannano l'invasione russa e il presidente, in una nota scrivono: "Condanniamo il presidente Putin per il suo costante rifiuto di impegnarsi in un processo diplomatico per affrontare questioni relative alla sicurezza europea, nonostante le nostre ripetute offerte". Poi aggiungono: "Restiamo uniti ai partner, tra cui la Nato, l'Ue e i loro Stati membri, nonché l'Ucraina e rimaniamo determinati a fare ciò che è necessario per preservare l'integrità dell'ordine internazionale basato sulle regole".
Eppure l''Ue spera di uscirne illesa solo con la forza della democrazia. "Putin non dovrebbe sottovalutare la determinazione e la forza delle nostre democrazie. La storia ha dimostrato: le società e le alleanze basate sulla fiducia e sulla libertà sono resilienti e di successo. E questo è esattamente ciò che gli autocrati temono", ha detto la presidente mentre a qualche centinaio di chilometri fioccavano le bombe lanciate dal Cremlino. La paura è tanta ma l'Ue sa che non è sola nella comunità internazionale, che sta condannando e isolando la mossa unilaterale di Putin. "Non permetteremo al Presidente Putin di demolire l'architettura di sicurezza che ha dato all'Europa pace e stabilità negli ultimi decenni - precisa von der Leyen -. Non permetteremo al presidente Putin di sostituire lo stato di diritto con lo stato di forza e la spietatezza".
L'Ue sta anche preparando un pacchetto di assistenza finanziaria urgente all'Ucraina e il supporto alle operazioni di evacuazione, incluse quelle del personale Ue da Kiev. Intanto fervono i preparativi per il Consiglio europeo straordinario di stasera Bruxelles, convocato ieri sera di fronte al precipitare degli eventi. Da questa mattina sono riuniti nel Coreper in formato ristretto gli ambasciatori Ue per concordare una risposta comune e le azioni da intraprendere. "L'Europa si fa nelle crisi", diceva qualcuno.