Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Ucraina, Russia mantiene le truppe in Bielorussia: la tregua è un bluff? Il mistero dei "tank Z"

  • a
  • a
  • a

La Russia di Vladimir Putin e la Bielorussia di Alexander Lukashenko hanno esteso le esercitazioni militari vicino ai confini settentrionali dell'Ucraina. L'annuncio, dato dal ministero della Difesa bielorusso, è giunto mentre si sono fatti più forti i timori di un'invasione dell'Ucraina, dopo due giorni di scambi di colpi sostenuti lungo la linea di contatto fra soldati ucraini e separatisti filorussi in Donbass.

Le esercitazioni si sarebbero dovute concludere ieri, ma Minsk ne ha annunciato l'estensione citando proprio il "peggioramento della situazione" nell'est dell'Ucraina. Il che significa che, secondo le stime della Nato, circa 30mila soldati russi resteranno in Bielorussia: una presenza che fa temere ad alcuni che potrebbero essere usati per colpire la capitale ucraina Kiev, città di circa 3 milioni di abitanti che si trova a meno di 3 ore di macchina dal confine.

Le linee di comunicazione fra Mosca e l'Occidente restano aperte. Ma la tregua appare è lontana: la Russia muove i "tank Z". Da Belgorod, al confine con l’Ucraina, arrivano video di colonne di carri armati marchiati con la misteriosa “Z” bianca dipinta sul fianco: “Il battaglione Zorro”, lo hanno battezzato. Esperti militari ricordano le strisce bianche verniciate sui tank dell’Armata Rossa diretti a Praga nel ’68, altri ipotizzano che possa indicare una precedenza nel ricevere rifornimenti o attraversare i ponti

Ieri il presidente francese Emmanuel Macron, il cui Paese detiene la presidenza di turno del Consiglio europeo, ha parlato per circa due ore al telefono con Putin, prima di un colloquio di mezz'ora con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Zelensky chiede un cessate il fuoco immediato. E secondo l'Eliseo, Macron e Putin si sono accordati per provare a raggiungere rapidamente un cessate il fuoco nel Donbass e sulla "necessità di privilegiare una soluzione diplomatica alla crisi attuale e di fare di tutto per arrivarci". Nessuna risposta invece è arrivata dal Cremlino alla proposta di un incontro fra Zelensky e Putin, avanzata ieri dal presidente ucraino dal palco della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Gli Stati Uniti sono convinti che Putin abbia già deciso di invadere l'Ucraina. Lo ha detto per primo Joe Biden venerdì e lo ha ribadito ieri da Monaco la sua vice, Kamala Harris. "Stiamo parlando del rischio di una guerra in Europa, prendiamoci un momento per capire il significato di quello di cui stiamo parlando", ha detto Harris. Da mesi tanto gli Usa quanto altri Paesi europei accusano Mosca di provare a creare pretesti per un'invasione: "La grande domanda resta: il Cremlino vuole dialogo? Non possiamo offrire per sempre un ramoscello d'ulivo mentre la Russia conduce test missilistici e continua ad ammassare truppe", ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Mosca, dal canto suo, nega di avere l'intenzione di aggredire l'Ucraina: non c'è nessun "motivo per la Russia per attaccare nessuno", l'Occidente "ragioni", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Ma al tempo stesso afferma che nel Donbass "qualunque scintilla, qualunque incidente non pianificato o qualunque piccola provocazione pianificata può portare a conseguenze irreparabili".

Gli allarmi continuano a giungere in particolare dagli Stati Uniti, dove Biden riunisce oggi stesso a Washington il Consiglio per la sicurezza nazionale. La Cnn riporta che, stando alle valutazioni dell'intelligence Usa, la Russia ha adesso quasi il 75% delle sue forze convenzionali posizionato contro l'Ucraina. Sempre secondo quanto riporta la Cnn, funzionari Usa hanno riferito che le truppe russe, combinate con le forze separatiste, potrebbero raggiungere il numero di circa 190mia unità dispiegate intorno all'Ucraina. Inoltre David Martin, corrispondente dell'emittente Cbs per la sicurezza nazionale, sostiene che secondo le informazioni di intelligence le truppe russe hanno ricevuto ordini per procedere con un'invasione dell'Ucraina.

Un segnale di apertura arriva comunque sempre dagli Usa. "Noi crediamo che il presidente Putin abbia preso la decisione" di invadere l'Ucraina, "ma finché i carri armati non si staranno muovendo e finché gli aerei non saranno in volo useremo ogni opportunità e ogni minuto che abbiamo per vedere se la diplomazia può ancora dissuadere il presidente Putin dal portare questo avanti", ha assicurato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, alla Cnn. E alla Cbs ha detto che Biden è pronto a "incontrare" il suo omologo russo Vladimir Putin "in ogni momento" se questo può "contribuire a evitare una guerra". "Pensiamo ancora che ci sia tempo per evitare" un'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, fa sapere intanto il Pentagono.

 

Dai blog