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Ucraina e Russia, prove di tregua per scongiurare la guerra. L'allarme: "Riserve gas a livello preoccupante"

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Alla vigilia delle esercitazioni militari congiunte di Russia e Bielorussia, parte delle quali si svolgerà vicino al confine bielorusso con l'Ucraina, il Regno Unito post Brexit segue le orme della Francia e tenta un'iniziativa diplomatica per la crisi ucraina.

Dopo il colloquio di Emmanuel Macron con Vladimir Putin a Mosca è la volta del governo di Boris Johnson: la ministra degli Esteri britannica Liz Truss è per due giorni nella capitale russa per incontrare l'omologo Sergey Lavrov. E lo stesso Johnson ha in programma per domani di recarsi in Polonia e poi al quartier generale della Nato. Un'invasione potrebbe portare "massicce conseguenze per tutti i coinvolti", sono state le parole della ministra britannica Truss prima di partire per Mosca. Aggiungendo però che "la Russia ha una scelta. Li incoraggiamo con forza a impegnarsi, attuare una de-escalation e scegliere il cammino della diplomazia".

In tutto questo la Germania ha lanciato un allarme, che porta l'attenzione sul tema dell'energia: i livelli delle riserve di gas sono "sicuramente preoccupanti", ha affermato una portavoce del ministero per l'Economia e la Protezione del clima, sottolineando che i livelli attuali si attestano fra il 35% e il 36% ma evidenziando anche che la sicurezza degli approvvigionamenti è garantita.

Solo lunedì, nell'incontro fra il cancelliere tedesco Olaf Scholz (che il 14 e 15 febbraio è atteso a Kiev e Mosca) e Joe Biden, quest'ultimo ha promesso che in caso di invasione russa il gasdotto Nord Stream 2 che va dalla Russia alla Germania, che è stato completato ma non è ancora operativo, verrebbe bloccato. Una mossa che danneggerebbe la Russia economicamente ma che causerebbe anche problemi di forniture per la Germania.

Mosca ha dispiegato oltre 100mila soldati vicino all'Ucraina, alimentando timori di una possibile invasione, ma nega di averne l'intenzione. E oggi è tornata a farlo, rilanciando le accuse contro gli Stati Uniti: "Non abbiamo piani aggressivi ma ho la sensazione che gli Usa ce li abbiano", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, aggiungendo che le dichiarazioni di Washington le ricordano la retorica precedente la guerra Usa in Iraq.

A innalzare ulteriormente la tensione in questo contesto, appunto, le manovre militari Russia-Bielorussia al via domani: per le esercitazioni di 10 giorni Mosca sta mandando nel Paese di Alexander Lukashenko fino a 30mila soldati, caccia, lanciamissili e sistemi di difesa terra-aria. Dialogo e de-escalation dovrebbero essere le priorità, ha detto il ministro degli Esteri spagnolo Jose Manuel Albares incontrando a Kiev l'omologo ucraino Dmytro Kuleba.

Russia e Ucraina sono bloccate in tensioni dal 2014, dopo che l'allora presidente ucraino pro-Cremlino Viktor Yanukovych fu rimosso dall'incarico, Mosca annesse la Crimea e poi appoggiò la rivolta separatista nell'est dell'Ucraina. È di oltre 14mila morti il bilancio dei combattimenti tra i ribelli filorussi e le forze ucraine. Dei colloqui su questo conflitto separatista si terranno domani, quando i consulenti di politica estera del formato Normandia - composto da Germania, Francia, Russia e Ucraina - si incontreranno a Berlino. Francia e Germania aiutarono a negoziare un accordo di pace che ponesse fine ai combattimenti su larga scala nell'est dell'Ucraina.

Si tratta dei cosiddetti accordi di Minsk: alcuni leader europei considerano i colloqui su questi accordi un possibile modo per allentare la tensione nell'ambito della crisi. Le parti coinvolte nei colloqui "hanno riaffermato il loro impegno a ridurre i disaccordi attuali al fine di andare avanti, ed è di questo che dovrebbe occuparsi la riunione di domani", ha detto il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, Wolfgang Buechner.

Intanto in Romania hanno cominciato ad arrivare i primi soldati Usa che rientrano nel dispiegamento della Nato per rafforzare il fianco est dell'Alleanza. E in Polonia, riferiscono fonti della Casa Bianca, le truppe Usa si stanno preparando per aiutare eventuali americani in fuga dall'Ucraina in caso di invasione russa. Il dipartimento di Stato Usa continua a invitare gli americani in Ucraina, compreso lo staff non essenziale dell'ambasciata Usa, a lasciare ora il Paese.

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